22 giugno 2021

Un anno esatto alla rivoluzione della tv

Malgrado le richieste di rinvio, fra tre mesi inizierà la nuova rivoluzione tecnologica degli apparecchi tv: si inizia a settembre con l’avvento dell’HD, per poi proseguire con lo standard di nuova generazione

Autore: Antonio Gigliotti
Ufficialmente manca un anno esatto al nuovo passaggio tecnologico che rivoluzionerà la televisione. Al momento, le date ufficiali raccontano che tra il 21 ed il 30 giugno 2022 diventerà operativo lo standard di seconda generazione Dvb-T2, che assegnerà alle emittenti televisive nuove frequenze per fare spazio nello spettro elettromagnetico della banda 700 megahertz, ceduto alla telefonia mobile.

Da quel momento, per continuare vedere la televisione sarà necessario un apparecchio di nuova generazione o un nuovo decoder in grado di ricevere il segnale.

Una sorta di antipasto alla rivoluzione del piccolo schermo è previsto per il 1° settembre prossimo, quando insieme alle risintonizzazioni per aree geografiche, sarà il momento del passaggio da Mpeg2 a Mpeg4, che in pratica manderà in soffitta tutti i canali non HD.

Ma la questione è tutt’altro che semplice: numerose associazioni a tutela dei consumatori chiedono il rinvio dello “switch” per non penalizzare le famiglie di nuove spese in un periodo particolarmente difficile. Rinvio chiesto anche da Confindustria, che in una lettera inviata al ministro dello sviluppo economico Giorgetti ha proposto di evitare la dismissione del codec Mpeg2.

In attesa di risposte certe, il consiglio degli esperti è di potarsi avanti controllando se il proprio apparecchio è pronto alle nuove codifiche di trasmissione: per il primo passaggio, quello del prossimo settembre, è sufficiente verificare di ricevere i canali da 500 in su (501 Raiuno HD, 505 Canale 5 HD e via così), mentre per il secondo e più complesso passaggio tecnologico vanno cercati i canali test 100 e 200: se compare la scritta “Test Hevc Main10”, il televisore è compatibile con il nuovo standard.

Oltre a ricordare che dal 22 dicembre 2018 i negozianti sono obbligati a vendere soltanto apparecchi che supportano lo standard Dvb-T2, conviene anche sapere dell’esistenza del bonus tv di 50 euro concesso dal governo, a condizione di un valore Isee familiare non superiore ai 20mila euro.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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