16 marzo 2018

Potenziamento alternanza scuola-lavoro: la conferenza stato regioni firma protocollo d’intesa

Autore: Debhorah Di Rosa
E’ stato pubblicato l’8 marzo 2018 il protocollo d’intesa siglato dai Ministri dell’istruzione, del Lavoro e dell’Economia con cui vengono fissati i criteri generali per favorire il raccordo tra il sistema dell’Istruzione Professionale e il sistema di Istruzione e Formazione Professionale. Le parti sottoscriventi hanno fatto presente che il documento, prodotto al termine di una serie di incontri tecnici, mira al potenziamento e all’implementazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro. L’obiettivo primario si conferma essere quello di consolidare i rapporti tra la scuola e il mondo del lavoro per ridurre i periodi di transizione dalla scuola al lavoro dei giovani studenti.

Gestione percorsi di alternanza - Con riferimento agli istituti professionali, l’intesa prevede un monte orario di alternanza, nel biennio, pari a 264 ore, anche tramite l’erogazione di finanziamenti regionali.
Le istituzioni scolastiche devono dunque costituire classi composte da studenti che scelgono di seguire percorsi di formazione professionale definiti secondo gli standard formativi di ciascuna regione, al fine di conseguire i titoli di qualifica e diploma professionale definiti dal Repertorio Nazionale dei titoli di istruzione e formazione.

Offerta formativa sussidiaria - Il protocollo d’intesa prevede altresì la possibilità che gli istituti scolastici provvedano ad integrare, ampliare e differenziare l’offerta formativa, anche avvalendosi di professionalità esterne, in rapporto alle esigenze e specificità territoriali. Le conoscenze, abilità e competenze così acquisite dagli studenti potranno essere riconosciute in termini di crediti formativi spendibili nel sistema scolastico.
A tal fine potranno anche essere avviate iniziative volte all’utilizzo di laboratori territoriali d’eccellenza presso le scuole, le università o le imprese.

Sgravi contributivi post-alternanza - Al potenziamento dello strumento dell’alternanza scuola lavoro ha puntato anche il Governo, inserendo, nella Legge di bilancio 2018, il nuovo sgravio strutturale in favore dell’assunzione a tempo indeterminato, entro sei mesi dal conseguimento del titolo di studi, di giovani che abbiano svolto presso il medesimo datore di lavoro attività di alternanza scuola-lavoro o periodi di apprendistato diversi dal professionalizzante.
In questo caso, il beneficio contributivo, comunque valido per un triennio, è aumentato sino alla misura del 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, ferma restando l’esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL e il limite massimo di importo pari a 3.000 euro su base annua da riparametrare su base mensile.
Lo stesso beneficio è altresì fruibile in cumulo con il bonus Neet dell’Anpal che, per i primi 12 mesi del rapporto di lavoro, aumenta l’importo massimo fruibile a 8.060 euro.
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