16 novembre 2018

Precompilata e inserimento spese sanitarie. L’Agenzia ricorda le regole per l’opposizione

Previste due modalità con tempistiche differenti

Autore: Andrea Amantea
Opposizione all’inserimento delle spese sanitarie nella dichiarazione precompilata 2019. È stato questo l’oggetto dell’aggiornamento pubblicato ieri dall’Agenzia delle entrate nella sezione “Comunicazioni” del proprio sito istituzionale.

A tal proposito, come è già avvenuto per i precedenti anni dichiarativi oggetto di precompilata, ogni cittadino che abbia compiuto 16 anni di età (in caso contrario, il tutore o rappresentante legale) può decidere di non rendere disponibili all’Agenzia delle Entrate i dati delle spese sanitarie (o alcuni di essi) e di non farli inserire nella precompilata.

Principalmente i motivi di tale opposizione possono essere legati ad esigenze di privacy.

L’opposizione all’inserimento dei dati - Per le spese e i relativi rimborsi del 2018, l’opposizione può essere effettuata seguendo due differenti modalità:

a) dal 9 febbraio all’8 marzo 2019, accedendo all’area autenticata del sito web dedicato del Sistema Tessera Sanitaria, tramite tessera sanitaria TS-CNS oppure utilizzando le credenziali Fisconline rilasciate dall’Agenzia delle Entrate. Con questa modalità, è possibile consultare l’elenco delle spese sanitarie e selezionare le singole voci per le quali esprimere la propria opposizione all’invio dei relativi dati all’Agenzia delle Entrate per l’elaborazione della dichiarazione precompilata;
b) fino all’8 febbraio 2019, comunicando direttamente all’Agenzia delle Entrate tipologia (o tipologie) di spesa da escludere, dati anagrafici (nome e cognome, luogo e data di nascita), codice fiscale, numero della tessera sanitaria e relativa data di scadenza.
Nel caso di scontrino parlante (vedi acquisto farmaci), l'opposizione può essere effettuata anche non comunicando il codice fiscale riportato sulla tessera sanitaria.


Per comunicare l’opposizione di cui al punto b), è a disposizione sul sito dell’Agenzia delle entrate apposito modello, anche in versione editabile, al quale va in ogni caso allegata la copia del documento d’identità.

La comunicazione può essere effettuata: inviando una e-mail alla casella di posta elettronica dedicata opposizioneutilizzospesesanitarie@agenziaentrate.it; telefonando a un centro di assistenza multicanale (numero verde 800909696, 0696668907 da cellulare, +39 0696668933 dall’estero) oppure consegnando a un qualsiasi ufficio territoriale dell’Agenzia il modello di richiesta di opposizione.

Se si utilizza la e-mail o il telefono, è possibile comunicare l’opposizione all’utilizzo dei dati sanitari anche in forma libera (cioè, non utilizzando il modello), indicando le medesime informazioni richieste dal modello, il tipo di documento di identità, numero e scadenza.

L’opposizione non vieta il successivo inserimento - L’opposizione all’utilizzo dei dati relativi alla spesa sanitaria comporta che la spesa e il relativo rimborso non siano resi disponibili all’Agenzia delle entrate per l’elaborazione della dichiarazione precompilata. Nel caso in cui si fosse fiscalmente a carico di un familiare, quest’ultimo non visualizzerà le informazioni su spese sanitarie e rimborsi per cui sia fatta “opposizione all’utilizzo”.

Resta ferma, però, la possibilità per il contribuente di inserire le spese per le quali è stata esercitata l’opposizione nella successiva fase di modifica o integrazione della dichiarazione precompilata, purché sussistano i requisiti per la detraibilità delle spese sanitarie previsti dalla legge.
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