8 febbraio 2025

Rapporto WEF: tra nuovi lavori e mansioni in declino

Autore: Angela Taverna
Il mercato del lavoro, si sa, è figlio del proprio tempo, e attualmente il nostro tempo è caratterizzato da dinamiche di incertezza economica e da cambiamenti profondi, come quelli climatici e demografici. La creazione di nuove figure professionali e le conseguenti opportunità di impiego vanno di pari passo con l’evoluzione del mercato economico, che oggi spinge sempre più verso competenze tecnologiche e digitali.

L’ultimo rapporto del World Economic Forum analizza le tendenze globali destinate a influenzare il mercato del lavoro nei prossimi cinque anni. La prima tendenza in assoluto riguarda il cambiamento tecnologico, con l’intelligenza artificiale e l’automazione che dominano la scena e trascinano in alto tutto il comparto tecnologico. Si prevede che il 39% delle competenze richieste nel mercato del lavoro cambierà ancora entro il 2030, con un incremento della domanda di competenze avanzate in settori come AI, big data e cybersecurity.

Spesso si teme che il mondo del lavoro stia andando verso un’“androidizzazione” a discapito delle competenze umane, ma queste ultime continuano a mantenere un ruolo essenziale. La capacità di integrare il know-how tecnico-informatico con le abilità umane resta fondamentale per garantire un’efficace operatività in qualsiasi ambito professionale.

Se da una parte si assiste alla crescita di ruoli legati ai progressi informatici, tra le professioni più richieste emergono anche figure tradizionali, come gli operai agricoli (34 milioni di posti di lavoro vacanti), gli operai del settore logistico, gli operai edili e gli infermieri (necessità dovuta all’invecchiamento della popolazione nei paesi ad alto reddito).

In netto declino, invece, si trovano lavori come cassieri e addetti alla biglietteria, sempre più sostituiti da casse self-service e sistemi automatizzati. Lo stesso destino riguarda il settore dell’editoria tradizionale e degli addetti stampa, in parte soppiantati dalle tecnologie digitali.

Questi cambiamenti non sono solo il riflesso del progresso economico e scientifico, ma anche dell’invecchiamento della forza lavoro e delle nuove esigenze della società moderna. L’adattabilità e la formazione continua diventano quindi elementi imprescindibili per restare competitivi in un mercato del lavoro in costante trasformazione, dove la tecnologia rappresenta sia una risorsa che una minaccia incarnando a pieno il paradosso del progresso.
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