Con il
Provvedimento n. 44480/2021 di ieri è stata determinata nel 33,77% la riduzione forfetaria del cambio di cui all’articolo 188-bis, commi 1 e 2, del TUIR da applicare ai redditi, diversi da quelli di impresa, delle persone fisiche iscritte nei registri anagrafici del comune di Campione d’Italia, nonché ai redditi di lavoro autonomo di professionisti e con studi nel comune di Campione d’Italia, prodotti in franchi svizzeri nel territorio dello stesso comune, e/o in Svizzera, e ai redditi d'impresa realizzati dalle imprese individuali, dalle società di persone e da società ed enti di cui all'articolo 73, iscritti alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Como e aventi la sede sociale operativa, o un'unità locale, nel Comune di Campione d'Italia, prodotti in franchi svizzeri nel Comune di Campione d'Italia.
Il documento è emanato ai sensi del comma 632 della
Legge di Stabilità 2014, così come modificato dall’articolo 25-octies del DL, n. 119/2018 dall'articolo 129-bis, comma 2, DL Rilancio
n. 34/2020, secondo cui la riduzione forfettaria del cambio di cui all’articolo 188-bis, commi 1 e 2, del TUIR deve essere stabilita con provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate, da emanare, su conforme parere della Banca d’Italia, entro il 15 febbraio di ciascun anno.
La riduzione forfettaria, definita nella misura del 30% (articolo 188-bis del TUIR), deve essere maggiorata o ridotta in misura pari allo scostamento percentuale medio annuale registrato tra le due valute, franco svizzero ed euro. Tale riduzione forfettaria non può, comunque, essere inferiore al 30 per cento.
L’Amministrazione evidenzia che le medie annuali dei cambi del franco svizzero in euro, comunicati dalla Banca d’Italia, sono pari per il 2019 a 1,1124 e per il 2020 a 1,0705. La media annuale del cambio del franco svizzero in euro per il 2020 ha registrato una riduzione dello 0,0419 rispetto alla media annuale del 2019, che corrisponde a uno scostamento percentuale medio annuale registrato tra le valute pari a -3,77%. Pertanto, la riduzione del numero medio annuale di franchi svizzeri necessari per acquistare un euro, concretizzando un aumento del reddito in euro derivante dalla rivalutazione del franco svizzero, comporta una maggiorazione percentuale della riduzione forfettaria.