Verso la sospensione dell'invio delle cartelle fino al 31 dicembre 2021 (coincidente con il termine dello stato di emergenza); una nuova rottamazione quater e una definizione agevolata delle liti pendenti. E’ quanto previsto dall’ordine del giorno al decreto legge cosiddetto green pass, approvato a larga maggioranza alla Camera il 9 settembre scorso. “Siamo ampiamente soddisfatti. – commenta il presidente nazionale Lapet Roberto Falcone - Il nostro compiacimento deriva dal fatto che finalmente si è presa coscienza della reale situazione. Certamente non saremmo voluti arrivare, a oltre un anno dall’esplosione dell’emergenza sanitaria Covid 19, a subirne gli effetti, fin da allora prevedibili.
Delude, in questo caso, dover dire lo avevamo detto”. Falcone si riferisce al documento datato 9 marzo 2020 e presentato presso le competenti sedi istituzionali “con lo scopo di fornire la nostra collaborazione sulla base dell’esperienza professionale maturata, al fine di rendere gli interventi legislativi più aderenti alle esigenze reali di cittadini, imprese e professionisti”. Fin da allora in
fatti per i tributaristi le misure adottate, per quanto apprezzabili, sembravano insufficienti ad arginare la crisi e a stimolare la ripresa economica. “In particolare, abbiamo sempre ritenuto insufficienti i differimenti dei versamenti e le relative proroghe degli adempimenti - rimarca il presidente – Se un soggetto non è oggi in grado di pagare, non sarà in grado di farlo neanche in seguito quando al debito regresso si sarà sommato quello corrente. E’ giunta l’ora di cambiare atteggiamento, consentendo al debitore di pagare e potrà farlo se gli viene concesso respiro.
Una politica questa, clemente e intelligente che consentirà alle imprese di sopravvivere e garantire così occupazione, contribuendo alla ripresa economica del nostro paese”. In tal senso dovrà essere rivolto anche il provvedimento attualmente ai lavori parlamentari della Camera sulla crisi d’impresa.
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