8 gennaio 2025

UE: il Bilancio Pluriennale 2028-2034 tra semplificazione e nuove ambizioni

Autore: Angela Taverna
Con l’inizio del nuovo anno, cresce l’attesa per la primavera del 2024, periodo cruciale per la Commissione Europea, che entro giugno presenterà a Consiglio e Parlamento la proposta del nuovo Multiannual Financial Framework (MFF) 2028-2034. Si tratterà di un documento strategico orientato non solo a investire nelle priorità dell’Unione Europea, ma anche a introdurre un radicale processo di semplificazione amministrativa e operativa.

La semplificazione rappresenta la parola d’ordine di questa nuova visione, che prevede la riduzione degli attuali sette capitoli di bilancio a quattro principali macro-aree:
  • 1. Resilienza, coesione e governance economica, che unifica i settori tradizionalmente legati alla solidarietà europea e alla stabilità economica.
  • 2. Competitività, autonomia strategica e valori dell’UE, un capitolo che si concentra su industria, ricerca, innovazione e difesa dei principi fondanti dell’Unione.
  • 3. Global Europe, dedicato all’azione esterna e alla proiezione geopolitica dell’UE.
  • 4. Spese amministrative, per un approccio più trasparente alla gestione interna delle risorse.
In questa logica di razionalizzazione, spicca anche la riorganizzazione del capitolo dedicato alla coesione e alla previdenza sociale, che passerà dagli attuali 531 programmi a soli 27. Questo cambio di paradigma non mira soltanto a ridurre la complessità burocratica, ma anche a garantire una maggiore flessibilità nell’allocazione delle risorse, adeguandosi agli obiettivi prioritari dell’Unione.

Tra le novità più rilevanti spicca la creazione di un unico Fondo Europeo per la Competitività, nel quale confluiranno gli 11 programmi oggi esistenti dedicati all’industria e alla ricerca. Tale accorpamento, secondo l’esecutivo europeo, consentirà di ottimizzare i finanziamenti, promuovere una visione strategica integrata e valorizzare l’autonomia tecnologica e produttiva dell’UE.

Un altro aspetto chiave riguarda la semplificazione del cosiddetto “metodo PNRR”, ovvero il sistema di rigorose rendicontazioni attualmente richieste in cambio dell’accesso alle risorse. Questo metodo potrebbe essere rivisto per favorire maggiore rapidità e meno oneri burocratici, pur mantenendo standard di trasparenza e responsabilità.

Tuttavia, la centralizzazione dei programmi europei non è esente da critiche. Le regioni, in particolare, hanno espresso preoccupazioni per il rischio di un accesso più complesso ai fondi, che potrebbe penalizzare i territori meno strutturati o con una minore capacità amministrativa. Questo aspetto sarà probabilmente al centro del dibattito tra le istituzioni europee, con l’obiettivo di bilanciare efficienza e inclusività.

Un bilancio ambizioso: maggiori risorse e attenzione alla difesa - Le aspettative sul nuovo bilancio pluriennale sono alte. Andrius Kubilius, commissario europeo per la difesa, ha dichiarato che il prossimo MFF avrà una linea di spesa significativamente più ampia, con un aumento complessivo di almeno 200 miliardi di euro. Questo incremento è legato in larga parte alla crisi ucraina, che continuerà a richiedere investimenti consistenti nel settore della difesa.

Secondo Kubilius, il rafforzamento della difesa europea non rappresenta soltanto una necessità geopolitica, ma anche un’opportunità per stimolare la competitività economica dell’Unione. “La sicurezza non è un costo, ma un investimento strategico che può dare slancio alla nostra economia”, ha sottolineato il commissario.

Il MFF 2028-2034 si configura pertanto come uno strumento ambizioso, che punta a ridefinire le priorità dell’Unione attraverso semplificazione, razionalizzazione e nuove risorse. Ma, come sempre, occorrerà trovare un equilibrio tra quelle che sono le diverse esigenze degli Stati membri, delle istituzioni centrali e dei territori locali.
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