3 ottobre 2018

UE: regolamento sulla circolazione del contante

Il Consiglio adotta un regolamento sul denaro contante in entrata e in uscita dall'UE

Autore: Redazione Fiscal Focus
Lo scorso mese di giugno, il Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper) ha approvato un accordo tra il Consiglio e il Parlamento europeo su un progetto di regolamento volto a migliorare i controlli sul denaro contante in entrata e in uscita dall'Unione. Sulla base di tale accordo, il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato ieri 02.10.2018 un apposito regolamento.

Le nuove norme si rendono necessarie perché i terroristi e i criminali sono riusciti a trovare modi per eludere le norme in materia di controllo del denaro contante. Pertanto occorre impedire alle organizzazioni criminali di sfruttare le lacune del sistema attuale.
Afferma a tal proposito il ministro federale delle finanze austriaco, Hartwig Löger “Occorre individuare ed eliminare il finanziamento del terrorismo, il riciclaggio di denaro, l'evasione fiscale e altre attività criminali. Il nuovo regolamento ci fornisce gli strumenti necessari per meglio lottare contro tali minacce.”

Le norme in vigore in materia di movimento di denaro contante in entrata e in uscita dall'UE si applicano dal 15 giugno 2007 (regolamento n. 1889/2005) e costituiscono parte integrante del quadro dell'UE in materia di lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. Il nuovo regolamento va ad aggiornare l’attuale normativa e completa il quadro giuridico dell'UE per la prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo di cui alla direttiva 2015/849.

L’intento del regolamento è quello di armonizzare la legislazione europea con le norme internazionali per la lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo elaborate dal Gruppo di azione finanziaria internazionale (GAFI).
In sostanza, con il nuovo regolamento nella nozione di denaro contante si dovrà far riferimento non soltanto alle banconote, ma anche altri strumenti o beni altamente liquidi, come gli assegni, gli assegni turistici (traveller's cheque), le carte prepagate e l'oro.
L’efficacia del regolamento viene estesa anche al denaro contante inviato per posta, come merce o con corriere.
La nuova legislazione impone a qualunque cittadino in entrata o in uscita dall'UE che reca con sé denaro contante, di valore pari o superiore ai 10 000 euro, di dichiararlo alle autorità doganali.

La dichiarazione è richiesta indipendentemente dal fatto che il viaggiatore rechi il denaro contante con sé, nel proprio bagaglio o nel mezzo di trasporto utilizzato. Su richiesta delle autorità dovrà metterlo a disposizione a fini di controllo.
Se il denaro contante viene inviato con altri mezzi ("denaro contante non accompagnato"), le autorità competenti avranno la facoltà di chiedere al mittente o al destinatario di presentare una dichiarazione a scopo informativo.
Le autorità potranno eseguire controlli su qualunque spedizione, pacco o mezzo di trasporto che possa contenere denaro contante non accompagnato.

Le autorità degli Stati membri scambieranno informazioni in presenza di indizi di attività criminose correlate al denaro contante che potrebbero arrecare pregiudizio agli interessi finanziari dell'UE. Dette informazioni saranno anche trasmesse alla Commissione europea.

Tuttavia il nuovo regolamento non impedirà agli Stati membri di prevedere controlli nazionali supplementari per i movimenti di denaro contante all'interno dell'Unione a norma della loro legislazione nazionale, purché essi siano compatibili con le libertà fondamentali dell'Unione.
Si attende ora la firma del regolamento adottato da parte del Consiglio e del Parlamento europeo. Il testo firmato sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'UE ed entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo a quello della sua pubblicazione.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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