“Finalmente l’Associazione Nazionale Commercialisti non è più sola nel denunciare l’inadeguatezza dei termini previsti per l’adesione al CPB e nella richiesta al legislatore di un provvedimento di proroga dell’adempimento”.
Con queste parole il Presidente dell’ANC Marco Cuchel accoglie la nota diffusa oggi dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili il cui Presidente denuncia il poco tempo a disposizione nonché l’incertezza che ancora caratterizza gli aspetti applicativi del provvedimento.
“L’ANC” prosegue il Presidente Cuchel “è da tempo che evidenzia le criticità del nuovo strumento del CPB e con il comunicato dello scorso 25 settembre ha rappresentato l’urgenza di un provvedimento di proroga della scadenza al 30 novembre, denunciando l’inadeguatezza del termine stabilito, ciò anche in considerazione della tardiva circolare dell’Agenzia dell’Entrate, delle numerose modifiche normative intervenute e della recente presentazione dell’emendamento al Decreto Omnibus, la cui approvazione determinerebbe ulteriori cambiamenti al nuovo istituto di compliance.
Sicuramente ANC per il ruolo che le è proprio si pone come osservatorio privilegiato delle difficoltà che la categoria incontra nello svolgimento quotidiano della professione, e questo ha permesso all’associazione di avere fin da subito consapevolezza del fatto che la scadenza del 31 ottobre avrebbe rappresentato un altro ostacolo, l’ennesimo, al lavoro dei commercialisti che assistono le imprese coinvolte.
Senza entrare nel merito delle modifiche che hanno riguardo il CPB, che si possono apprezzare o meno, ciò che ANC ha sostenuto, e che in ogni occasione pubblica continua a ribadire, è la necessità di una proroga della scadenza del 31 ottobre che metta in condizione le imprese di valutare adeguatamente la proposta di concordato dell’Agenzia delle Entrate.
“È importante” conclude Cuchel “che oggi su questa urgenza anche il nostro Consiglio Nazionale finalmente si sia espresso e il nostro auspicio è che il legislatore tenga conto del disagio della categoria e decida di intervenire con tempestività”.
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