L’anagrafe tributaria è di vetro. Le recenti vicende giudiziarie relative al presunto dossieraggio di migliaia e migliaia di posizioni di cittadini italiani – a prescindere dall’accertamento delle effettive responsabilità degli indagati – dimostrano, se ancora ce ne fosse bisogno, che le banche dati dell’anagrafe tributaria, con particolare riferimento a quella delle risultanze finanziarie, non hanno un sufficiente livello di protezione rispetto alle intrusioni esterne e interne.
Circostanze, quest’ultime, che il Garante della privacy, in più di un’occasione, ha evidenziato nel tempo e i cui richiami, a quanto sembra, sono rimasti finora lettera morta.
Anche le famigerate tecniche di pseudonimizzazione dei dati personali, che l’Amministrazione finanziaria ha dichiarato di aver adottato per creare una protezione dei contribuenti rispetto alle intrusioni non autorizzate, non sembrano, sempre da quanto si apprende dalle indagini in corso, aver sufficientemente ed efficacemente operato.
“In un contesto di questo genere” spiega Marco Cuchel Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti “non si può non evidenziare anche il contenuto della recente ed inquietante modifica alla legge n.212/2000 (statuto del contribuente) da parte del Dlgs n.219/2023 che ha ritenuto necessario inserire nel comma 2 dell'articolo 9-ter un divieto espresso per l'Amministrazione finanziaria di divulgare i dati e le informazioni dei contribuenti”.
Le banche dati dell’anagrafe tributaria che, stando alle cronache di questi giorni, sono state oggetto di accessi non autorizzati, sono costituite in massima parte da dati e informazioni che i commercialisti quotidianamente trasmettono all’Amministrazione finanziaria.
“Come cittadini” afferma Cuchel “prima ancora che come liberi professionisti che, come evidenziato, svolgono un ruolo attivo nell’implementazione quotidiana di tali banche dati, non possiamo che pretendere che le autorità preposte intervengano per assicurare condizioni di reale tutela e garanzia delle delicatissime informazioni contenute nell’anagrafe tributaria, in grado di contrastare efficacemente il rischio di accessi in tutto o in parte non autorizzati”.
L’Associazione Nazionale Associazione intende tenere alta l’attenzione su questo argomento e pertanto si farà promotrice di iniziative attraverso le quali sollecitare le autorità interessate ad agire affinché il livello di protezione delle informazioni dei cittadini sia adeguatamente garantito.
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