14 maggio 2016

Commercialisti. Le Sezioni Unite diranno se la Cassa può “tagliare” i contributi

Autore: redazione fiscal focus
La Cassa di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti ha o meno il potere di annullare i periodi contributivi durante i quali la professione è stata svolta in situazioni d’incompatibilità, anche se queste non sono state rilevate dal Consiglio dell’Ordine?

A questa domanda dovranno rispondere le Sezione Unite della Cassazione, in virtù dell’ordinanza interlocutoria n. 9489 del 10 maggio 2016 della Sezione Lavoro.

Secondo alcune pronunce della Suprema Corte, la Cassa può verificare solo che il commercialista svolga la professione con continuità, mentre al Consiglio dell’Ordine appartiene il potere, in via esclusiva, di verificare la persistenza nel tempo della valida iscrizione all’Albo professionale.

Altre pronunce di legittimità propongono invece un’interpretazione meno restrittiva, nel senso che la Cassa sarebbe titolare del potere di verifica non soltanto di un esercizio della professione continuativo, ma anche di un esercizio legittimo, che si manifesta, fra l’altro, nello svolgimento della professione in assenza di situazioni d’incompatibilità, con la conseguenza di poter annullare i periodi contributivi che risultino caratterizzati da una di tali situazioni.

Nella fattispecie concreta, il Tribunale di Bolzano ha aderito al primo dei due orientamenti e quindi ha accolto il ricorso del professionista nei confronti del quale la Cassa ha deliberato l’annullamento di alcune annualità d’iscrizione. La Corte d’Appello ha però ribaltato la decisione di prime cure, in adesione all’orientamento opposto che riconosce ampi poteri di controllo e d’intervento all’ente di previdenza.

Ebbene, preso atto del contrasto giurisprudenziale circa l’esistenza o meno di un potere dell’ente di previdenza di annullare periodi contributivi durante i quali la professione è stata svolta in condizione d’incompatibilità, sebbene detta incompatibilità non sia stata accertata e sanzionata dal Consiglio dell'ordine competente, la Sezione Lavoro della Cassazione ha ritenuto opportuno trasmette gli atti al Primo Presidente per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite della questione:
- se la Cassa Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Dottori Commercialisti abbia il potere di annullare i periodi contributivi durante i quali la professione sia stata svolta in situazione di incompatibilità anche se tale condizione non sia stata previamente accertata dal Consiglio dell’Ordine.

La questione, fa notare l’ordinanza, è di “massima e particolare importanza” avendo ad oggetto la titolarità di un potere destinato ad incidere su un diritto della persona costituzionalmente garantito: il diritto alla previdenza ex art. 38 Cost.
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