È online il nuovo numero dell’osservatorio nazionale sulla crisi d’impresa del CNDCEC e della Fondazione Nazionale dei Commercialisti, che contiene il decimo e l’undicesimo numero del bollettino, in cui vengono commentate alcune novità legislative e giurisprudenziali relative all’insolvenza in ambito internazionale e transnazionale di fine 2023 e inizio 2024.
La sezione relativa agli approfondimenti, in cui le riflessioni si snodano su problematiche e temi di particolare rilievo per le funzioni svolte dai professionisti della crisi e dell’insolvenza, anche in considerazione delle dinamiche che tradizionalmente interessano procedure a carattere transfrontaliero, si presenta particolarmente corposa e interessante. Ad esempio, in due saggi vengono analizzate le procedure di gruppo.
Il primo saggio, di Luciano Panzani e Robert Van Galen, formula proposte di interesse per promuovere l’applicazione di una procedura di coordinamento dei gruppi insolventi, ma solo dopo aver ripercorso l’evoluzione normativa in ambito UE e le principali caratteristiche della Model Law dell’Uncitral sull’insolvenza del gruppo societario.
Il secondo saggio, di Lorenzo Benedetti, si sofferma sulle lacune riscontrabili nel vigente Codice della Crisi, tarato più sull’impresa monade che sulle dinamiche proprie del gruppo di imprese, effettuando una comparazione con gli analoghi istituti disciplinati nelle normative di altri paesi dell’Unione in relazione al third party release, al divieto di ipso facto clauses, allo stay nel contesto del gruppo.
Nella selezione delle giurisdizioni da investigare e delle normative da esaminare anche a seguito dell’attuazione della Direttiva Insolvency, l’osservatorio accorda particolare preferenza alla Francia, cui sono dedicati il saggio di Jean-Luc Vallens e l’articolo di Maurizia Venezia e Roberta Annaratone.
Il primo contributo esamina la speciale disciplina della difficoltà finanziaria dei syndicat de coproprieté, ossia persone giuridiche di diritto privato costituite sotto forma di società civile, rispetto alla quale non trovano applicazione le disposizioni contenute nel Codice di commercio. Invece, il secondo scritto offre alcune riflessioni sulla disciplina del diritto della crisi francese a seguito dell’attuazione della Direttiva Insolvency, approfondendo le dinamiche di governance e dei rapporti tra soci e amministratori nei c.d. preventive restructuring frameworks.
L’ordinamento austriaco viene esaminato tramite un altro contributo, di Karl-Heinz Goetze, sullo sviluppo delle organizzazioni preposte a tutela dei creditori con regole che si connotano per unicità in tutta Europa. Il crescente numero di procedure di insolvenza e la conseguente necessità di tutelare gli interessi dei creditori ha spinto il legislatore austriaco a creare istituti che adempiano a questa funzione.
La sezione termina con il contributo di Antonella Tanico sull’inquadramento giuridico e il trattamento delle criptovalute in Hong Kong.
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