Il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, esprime “soddisfazione” per le indicazioni fornite da Unioncamere in merito agli effetti delle Ordinanze del Consiglio di Stato del 15 ottobre sul Registro dei titolari effettivi “che – afferma - recepiscono le richieste da noi avanzate”. Solo pochi giorni fa i commercialisti avevano scritto ai ministri Giancarlo Giorgetti e Adolfo Urso, oltre che al presidente della stessa Unioncamere Andrea Prete per chiedere “con urgenza indicazioni univoche in merito alla concreta operatività del Registro”.
In una comunicazione inviata ieri ai Segretari Generali delle Camere di commercio, ai Conservatori degli uffici del Registro delle imprese, a InfoCamere e, per conoscenza, ai ministeri delle Imprese e del Made in Italy e dell’Ecomia, il presidente di Unioncamere “richiede che le Camere di commercio adottino una linea uniforme e di continuità rispetto ai precedenti indirizzi, anche in relazione alle numerose istanze provenienti dalle categorie e dagli ordini professionali, ovvero quella di ritenere i dispositivi del Consiglio di Stato come una sospensione vera e propria dell’obbligo di comunicazione del titolare effettivo e conseguentemente della relativa conferma, dell’irrogazione delle sanzioni, delle verifiche a campione da parte degli Uffici sulle dichiarazioni rese e soprattutto dell’accesso ai dati a qualsiasi titolo”.
Il presidente dei commercialisti De Nuccio sottolinea come “da Unioncamere arrivino indicazioni perfettamente in linea con le richieste espresse dal nostro Consiglio nazionale solo pochi giorni fa nella missiva inviata ai ministeri competenti. A dimostrazione – aggiunge – che era fondato il nostro allarme sul disorientamento che il comportamento non uniforme delle Camere di Commercio territoriali sta provocando, passando dall’invito ad effettuare la conferma annuale dei dati a comunicazioni di sospensione di tutti gli adempimenti di comunicazione, variazione e conferma”. Difformità di comportamenti che avevano indotto i professionisti a “chiedere con forza la sospensione totale del sistema, l’esclusione da parte delle Camere di Commercio territoriali della possibilità di procedere all’accertamento di presunte violazioni e, di conseguenza, all’applicazione di sanzioni per omessa o tardiva comunicazione da parte dei soggetti obbligati”.
“Tutte richieste – conclude de Nuccio – il cui pieno accoglimento odierno andrà a beneficio della chiarezza non solo per noi commercialisti, ma anche per le imprese del nostro Paese”. Nella sua comunicazione, Unioncamere sottolinea che sugli effetti delle ordinanze del Consiglio di Stato il 21 ottobre aveva interpellato i Ministeri competenti per un parere.
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