5 febbraio 2025

De Nuccio (Commercialisti): “moratoria estiva per adempimenti e versamenti fiscali”

La proposta del presidente della categoria professionale avanzata nel corso di Telefisco 2025 del Sole 24 Ore. Chiesto anche lo slittamento al 31 ottobre del termine per aderire al concordato preventivo biennale

“Un intervento che riteniamo prioritario per un calendario più funzionale è l’introduzione di una moratoria estiva degli adempimenti fiscali e dei versamenti, anche rateali, di imposte e contributi. In virtù della moratoria, tutti i termini in scadenza dal 1º al 31 agosto di ogni anno sarebbero automaticamente prorogati al 16 settembre del medesimo anno, senza alcuna maggiorazione, il che consentirebbe a tutti i cittadini, commercialisti compresi, di potersi godere la pausa estiva senza particolari preoccupazioni”. È la proposta avanzata dal presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, nel corso del suo intervento a Telefisco 2025 del Sole 24 Ore.

Il numero uno della categoria ha anche chiesto di spostare al 31 ottobre il termine per aderire al Concordato preventivo biennale. “A partire da quest’anno – ha detto - il termine a disposizione dei contribuenti per aderire al concordato preventivo biennale cadrà il 31 luglio. Si tratta di una scadenza incompatibile con la nostra attività professionale, perché cade in un periodo “ingolfato” sotto il profilo delle scadenze fiscali, ossia nel pieno della “stagione” dedicata al calcolo del punteggio ISA e delle imposte risultanti dalla dichiarazione dovute dai titolari di partita IVA. La proposta del Consiglio nazionale per rendere più funzionale il calendario delle scadenze fiscali è quella di far slittare a dopo la pausa estiva il termine per l’adesione al concordato, confermando il termine del 31 ottobre vigente lo scorso anno. Confidiamo molto nella sensibilità sia del Viceministro Maurizio Leo che del direttore dell’Agenzia delle Entrate Vincenzo Carbone e nella loro competenza tecnica, perché le nostre richieste sono motivate da oggettivi problemi professionali. Con Mef e Agenzia stiamo dialogando per individuare un punto di caduta su una data il più possibile lontana dall’imbuto di scadenze estive”.

Roma, 5 febbraio 2025
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