I costi della lotta all’evasione - Lotta all’evasione non sempre vuol dire risparmio, in quanto è chiaro che mette in moto un meccanismo di adempimenti e oneri che, in un modo o nell’altro, generano delle spese. Proprio per mettere in luce questo aspetto della proclamata politica di rilevamento delle azione irregolari nei confronti del fisco, l’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Monza e Brianza ha condotto una ricerca, di concerto con il Criet, Centro di ricerca interuniversitario in Economia del territorio dell’Università di Milano-Bicocca. In linea generale, secondo questo studio che ha coinvolto 1.512 iscritti all’Albo, in buona parte i costi della lotta all’evasione gravano sui contribuenti. In base alle risposte date dai commercialisti al questionario somministrato in modalità CAWI (con un tasso di redemption del 39,8%), suddetti costi possono essere individuati in 183,52 euro per la comunicazione lettere d’intento ricevute, 275,42 euro per la Comunicazione Paesi black list e 305,01 per l’Istanza di rimborso IRES per mancata deduzione IRAP.
L’indagine – Come abbiamo accennato, l’indagine si è basata su un questionario somministrato agli iscritti all’Odcec di Monza e Brianza. Le domande vertevano, nel dettaglio, i menzionati cinque adempimenti fiscali considerati non fisiologici al rapporto tributario in senso stretto. Per quel che concerne poi i temi specifici trattati dall’Osservatorio, vediamo che questi sono inerenti alla valutazione delle ore e dei costi sostenuti per: Autoformazione e autoaggiornamento; Corsi di formazione; Software; Aggiornamento e reperimento della documentazione presso la clientela; Ulteriori costi. Sul punto, Angelo di Gregorio, direttore del Criet e del Dipartimento di Scienze Economico-Aziendali e Diritto per l'Economia dell’Università di Milano-Bicocca, ha spiegato che “l’obiettivo dell’Osservatorio è contribuire al dibattito su un tema sempre più rilevante per la competitività delle imprese e dei sistemi economici, fornendo un metodo di analisi e, soprattutto, delle basi quantitative per un più efficiente dialogo fra amministrazione finanziaria, professionisti e clienti”. Di avviso non tanto discorde è stato poi Gilberto Gelosa, presidente dell’Odcec di Monza e della Brianza, che ha sottolineato come l’intento della ricerca non sia quello di trovare un pretesto per alzare la voce o battere i piedi, quanto invece per “dimostrare con i fatti, con i numeri che c’è un costo che i commercialisti e con loro i contribuenti stanno sostenendo. Vogliamo offrire una base per individuare soluzioni condivise. E siamo solo all’inizio: questa è la base per estendere il progetto oltre i confini di Monza e della Brianza”. Alla tavola rotonda nel corso della quale sono stati presentati e commentati i risultati della ricerca hanno partecipato Giuseppe Parisi, Direzione Regionale Lombardia – Agenzia delle Entrate; Roberto Brioschi, Dottore Commercialista; Carlo Capaccioni, Dottore Commercialista; Ugo Arrigo, Università di Milano-Bicocca e CRIET; Alberto Maria Gaffuri, Università di Milano-Bicocca e CRIET, Alice Mazzucchelli, Università di Milano-Bicocca e CRIET.
I cinque adempimenti fiscali – Come abbiamo visto, i cinque adempimenti fiscali ai quali ha fatto riferimento il sondaggio sono Comunicazione lettere d’intento ricevute, Comunicazione Paesi black list, Presentazione istanza di rimborso IRES per mancata deduzione IRAP, Studi di settore e Spesometro. Nel primo caso i professionisti che effettuano l’adempimento sono 431 per 10 clienti in media; il costo per cliente è di 183,52 € (ore dedicate dal titolare 69,44 €, dal collaboratore 20,04 € e dal dipendente 22,02 €, costi di studio 72,02 €). Per la Comunicazione Paesi black list, i professionisti effettuanti sono 425, in media 9 clienti a studio (ore dedicate dal titolare, dal collaboratore e dal dipendente e per acquistare corsi di formazione, eventuali moduli addizionali al software e oneri diversi di gestione 275,42 €). Inoltre, questo adempimento ha il più alto costo medio per singolo cliente sia con riferimento al dipendente (33,36 €) sia allo studio in generale (106,59 €). Per la Presentazione istanza di rimborso IRES per mancata deduzione IRAP, i professionisti sono 408 (70,2% del totale rispondenti), per una media di 17 clienti a studio; il costo complessivo medio per singolo cliente è di 305,01 € (ore dedicate dal titolare o socio 155,89 €). In riferimento agli Studi di settore, i professionisti che li eseguono sono 531, in media per 62 clienti a studio. Il costo medio per singolo cliente è di 186,77 euro (collaboratore di studio 31,24 €, serve infatti un maggior numero di collaboratori coinvolti nella realizzazione e nella trasmissione dei dati necessari agli studi di settore). Per concludere, in riferimento allo Spesometro – Elenco clienti-fornitori, i professionisti effettuanti sono 441, in media per 66 clienti a studio. Il costo medio per singolo cliente è di 103,37 Euro. “La ridotta onerosità di tale adempimento emersa dall’analisi dei dati dell’Osservatorio Adempimenti Fiscali non sembra trovare un’adeguata giustificazione in quanto sulla base delle difficoltà riscontrate dai professionisti nel reperire i dati e le informazioni necessarie alla sua predisposizione e delle complessità che emergono nella presentazione dello spesometro ci si aspettava un onere molto più elevato. Inoltre, ciò che emerge da un’analisi più approfondita dello spesometro, quale strumento volto a combattere l’evasione fiscale innescando accertamenti fiscali, è che applicando le regole imposte dalla normativa inerente l’adempimento, lo stesso sia diventato un deterrente all’acquisto per i soggetti non residenti in Italia”, conclude l’Ordine in una nota diffusa ieri.