L’incontro – Manca solo un giorno all’incontro romano e le adesioni hanno superato di gran lunga le più rosee aspettative. Vere e proprie invasioni di email, fax e telefonate hanno scandito le lunghe ore di lavoro nella redazione di Fiscal-Focus, il nostro quotidiano che ha promosso l’iniziativa. La sorpresa degli addetti alla gestione organizzativa dell’evento è stata non indifferente, ma dalle “alte sfere” hanno fatto sapere che purtroppo pochi erano i dubbi in merito ad una calorosa accoglienza da parte della categoria. Tant’è che il direttore della testata, dott. Antonio Gigliotti, fattosi portavoce dell’indignazione generale, ha commentato il fenomeno esprimendo molteplici emozioni. Il parere è che risulta inevitabile una soddisfazione genuina per i consensi ottenuti, che testimoniano il carattere non individualista della categoria che, nonostante gli attacchi di cui è vittima, decide comunque di andare avanti in maniera coesa. Dall’altro versante, però, è venuto alla luce il dispiacere conseguente alla constatazione di un malcontento crescente e per nulla celato che ha investito tutti i piccoli e medi studi italiani. Pertanto, gli indignati fiscali, ossia i dottori commercialisti e gli esperti contabili delusi dalla rappresentanza di categoria pressoché assente e da scelte governative mutilanti, hanno deciso di accettare l’incontro di domani 9 marzo 2012 che si terrà presso l’Aula Magna dell'Angelicum University Press Srl. La manifestazione, che si concretizzerà in un ricco dibattito durante il quale verranno esposte le tesi illustrate nel Manifesto dei commercialisti opportunamente redatto, si svolgerà nell’arco dell’intero pomeriggio a partire dalle ore 14.
I partecipanti – Come abbiamo visto, un vivo compiacimento è stato manifestato dagli organizzatori, in particolare dal dott. Antonio Gigliotti, il quale ha ribadito l’intenzione di far propri gli interessi dei convenuti al fine di convogliarli verso un processo di crescita e tutela dell’Ordine. L’intervento del direttore di Fiscal-Focus, la giovane testata di categoria, sarà seguito da approfondite relazione di altri leader sindacali di categoria che ormai da mesi sottolineano il malcontento degli iscritti a fronte di una palese disattenzione sia a livello della governance ordinistica che sul versante delle disposizioni governative. Pertanto, ben s’inseriscono gli interventi di Maurizio Staffa, presidente del SIC (Sindacato Italiano commercialisti), di Riccardo Losi, presidente dell’ANDoC (Associazione Nazionale Dottori Commercialisti), di Giuseppe Pozzato, presidente dell’ANC (Associazione Nazionale Commercialisti), di Ciro Sannino, segretario del SCU (Sindacato commercialisti Uniti), di Nazzareno Lucentini, coordinatore Regione Lazio dell’UNAGRACO (Unione Nazionale Commercialisti ed esperti contabili), di Federico de Stasio, presidente dell’Accademia dei dottori commercialisti aderente ad ANDoC, e infine di Domenico Posca, presidente di UNICO (Unione Italiana Commercialisti).
Contenuti e intenti - L’occasione che i convenuti avranno domani sarà quella di toccare con mano i problemi della categoria in un’atmosfera di piena condivisione della criticità che sta investendo i dottori commercialisti e gli esperti contabili. Pertanto, sul tavolo di confronto del 9 marzo si porranno questioni calde delle discussioni che hanno animato la categoria negli ultimi mesi. Il tema di fondo sarà l’incapacità di questo Esecutivo tecnico di giungere a una soluzione dell’empasse, aggravata dalle continue vessazioni che proprio quei tecnici di governo aggiungono alla già complicata sfera di adempimenti dei tecnici del vivere quotidiano, ossia proprio i dottori commercialisti e gli esperti contabili. Ciò detto, la manifestazione di venerdì non farà calare il silenzio neanche su un altro argomento, che sta parimenti a cuore agli indignati fiscali, ossia quello di una dirigenza di categoria che non ha saputo mostrare risolutezza nel difendere i diritti degli iscritti. Queste sono le più importanti argomentazioni sulle quali poi si svilupperà il Manifesto dei Commercialisti che proprio durante l’evento verrà dettagliatamente illustrato a quanti vi prenderanno parte. In definitiva, l’appuntamento di domani tenterà anche di tirare le redini di un carro, quello della categoria, che ha preso una direzione sbagliata e che sembra sul punto di deragliare da un momento all’altro. Gli indignati fiscali che si incontreranno a Roma sotto lo slogan “Resistere per continuare ad esistere” saranno attiva rappresentanza delle migliaia di piccoli e medi studi che lungo tutta la Penisola da tempo esprimono stanchezza nei confronti di chi, questo carro, vuole a tutti i costi lasciarlo indietro.