Grazie all’accordo raggiunto dal CNDCEC con l’Ordine di Palermo, gli iscritti, gli studi associati e le STP iscritte all’Albo potranno utilizzare il logo che, oltre all’epitrocoide del Consiglio Nazionale, reca la frase «Il vero commercialista è iscritto all’ordine».
Come sottolinea l’informativa n. 65 del 9 maggio 2024 (allegato), il nuovo logo - scaricabile solo dall’area riservata del sito www.commercialisti.it. - identifica i commercialisti rispetto a tutti gli altri soggetti che operano e forniscono servizi in ambito economico e giuridico, e all’iscritto sarà consentito l’utilizzo contemporaneo del logo del Consiglio Nazionale e di quello fornito dall’Ordine di Palermo.
A titolo tassativo, l’iscritto potrà utilizzare il logo sulla carta intestata professionale dello studio, sulle buste, sui biglietti da visita, sul sito Internet del proprio studio professionale, nei messaggi di posta elettronica, nei locali dello studio (es. Vetrofanie, targa ecc.) o in altro materiale pubblicitario (es. Brochure, slide, ecc.…) e/o altre forme pubblicitarie (es. Pagine LinkedIn, ecc.…), purché strettamente afferenti all’attività professionale.
Come chiarisce, poi, il P.O. n. 57/2024 (allegato), con la diffusione del nuovo logo il Consiglio Nazionale ha inteso mettere a disposizione uno strumento volto a rafforzare la riconoscibilità e l’identità distintiva di tutti gli iscritti nell’Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, anche al fine di promuovere e tutelare l’immagine dell’intera categoria, concedendo l’uso del solo termine generico “commercialista” che, per una immediata recepibilità da parte dell’utenza alla quale è indirizzato, risulta maggiormente evocativo nel linguaggio comune.
Pertanto il nuovo logo potrà essere indistintamente utilizzato dagli iscritti alla Sezione A e dagli iscritti alla Sezione B, oltreché dagli studi associati e dalle società tra professionisti iscritte nella Sezione STP dell’Albo.
Dal CNDCEC arriva, infine, la doverosa indicazione che l’utilizzo del logo dovrà sempre e comunque conformarsi, per quanto compatibili, alle norme proprie del Codice deontologico della professione, in particolare, fornendo informazioni trasparenti, veritiere e corrette, non equivoche o ingannevoli, procedendo con la contestuale spendita del proprio completo titolo professionale nel rispetto delle disposizioni dell’ordinamento professionale vigente.
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