12 gennaio 2016

Invio dati sanitari: tributaristi esclusi

Autore: REDAZIONE FISCAL FOCUS

I Tributaristi non potranno essere delegati per l’invio dei dati sanitari entro il prossimo 31 gennaio: è questa un’amara beffa che alcuni lettori ci stanno in questi giorni segnalando.


L’adempimento
Come noto, entro il 31 gennaio 2016, le strutture sanitarie e i medici dovranno trasmettere in via telematica al Sistema Tessera Sanitaria i dati relativi alle spese sanitarie nonché quelli relativi a eventuali rimborsi ai fini della compilazione del modello 730 precompilato.
I dati potranno essere inviati:
  • direttamente dal soggetto obbligato (mediante un’apposita applicazione web resa disponibile dal sistema TS o per mezzo del proprio sistema software opportunamente integrato);
  • per il tramite delle associazioni di categoria e dei soggetti terzi , i quali dovranno garantire i requisiti di sicurezza, integrità e riservatezza dei dati che transiteranno presso i propri sistemi informatici.

Nel caso in cui si voglia delegare l’adempimento ad un soggetto terzo il medico o la struttura sanitaria:
  • dovranno accedere all’area riservata presente sul sito del Sistema TS attraverso le credenziali in loro possesso;
  • grazie all’apposita funzione “Gestione deleghe” indicare il soggetto terzo che provvederà a trasmettere i dati (indicando altresì alcune altre informazioni richieste).



Il Sistema TS, ricevuta la richiesta, verificherà che il soggetto indicato disponga di un’abilitazione valida come intermediario fiscale (ovvero sia un soggetto abilitato Entratel), e che l’indirizzo PEC del soggetto terzo indicato corrisponda con il relativo codice fiscale.
Solo se la verifica avrà esito positivo il Sistema TS provvederà ad inviare all’indirizzo di posta certificata del soggetto terzo un link per il perfezionamento del processo di delega.
I Tributaristi
Molti Tributaristi, in questi giorni, stanno consigliando ai loro clienti di seguire l’apposita procedura, per poi essere raggiunti dall’amara sorpresa: la loro categoria professionale non è abilitata al servizio.
Ma perché questa ingiustificata esclusione? Perché precludere, ad un’intera categoria professionale di adempiere al mandato che il cliente ha loro conferito?
Ebbene, sembra che il blocco sia dovuto all’esito negativo del controllo della Pec con il codice fiscale dell’intermediario.
È infatti da sottolineare che i controlli sono effettuati esclusivamente attraverso l’indice INI-PEC, nel quale non sono presenti le Pec dei Tributaristi.
In pratica accadrebbe quanto segue:
  • il medico/struttura sanitaria conferisce la delega al Tributarista;
  • il sistema TS verifica che il professionista indicato disponga di un’abilitazione valida come intermediario fiscale (sia cioè un soggetto abilitato Entratel) e che esista un corretta corrispondenza tra l’indirizzo Pec del soggetto delegato e il relativo codice fiscale;
  • il sistema, non trovando l’indirizzo Pec del Tributarista, finisce per dare esito negativo ai controlli, impedendo quindi il conferimento della delega.

Alcuni lettori ci segnalano invece che, dopo aver contattato il numero verde, venivano informati che i Tributaristi, essendo iscritti al sistema Entratel nella categoria B10 non potevano essere accreditati.
La categoria B10, sarebbe infatti l’unica a non avere l’autorizzazione all’invio del file su delega del cliente.
In considerazione dell’imminente scadenza dell’adempimento e delle sanzioni previste, come deve agire un professionista in questi casi?
Perché, inoltre, una categoria professionale pienamente riconosciuta dalla legge dovrebbe sentirsi limitata nell’assistere la sua clientela?
Sono questi interrogativi a fronte dei quali non è possibile individuare una risposta: ci si augura soltanto che, molto presto, sia trovata una soluzione.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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