Il quotidiano Italia Oggi, il 2 settembre, svela un imminente decreto fiscale portatore di potenziali sollievi: proroghe per assegnazioni, cessioni e trasformazioni agevolate di beni ai soci e la rimessione dei versamenti tardivi nelle zone travolte dalle calamità di luglio.
Il MEF, già il 28 luglio, aveva lanciato segnali di tali interventi in riferimento a quei territori duramente colpiti dalle calamità naturali. Ma, da quel momento, solo un silenzio assordante. Questo vuoto informativo, particolarmente sulla delineazione dei comuni coinvolti e sulle tempistiche di rimessione, ha costretto molti professionisti ad operare in un clima di incertezza.
Marco Cuchel, Presidente dell'ANC, dichiara: “Numerosi studi si sono adoperati, nonostante ogni avversità, per rispettare gli adempimenti anche per effetto della mancata proroga generalizzata al 21/8 così come richiesta da ANC. Sebbene accogliamo positivamente questi provvedimenti, è cruciale evidenziare come non coprano l'intero panorama dei contribuenti, costringendo i loro professionisti ad operare nell'ombra dell'incertezza.”
Riguardo la proroga degli adempimenti per la comunicazione sui beni soci (richiesta al 30 novembre), Cuchel aggiunge: "Il provvedimento è ben accetto, ma il suo impatto è limitato. Se avesse avuto una portata più ampia, avrebbe offerto un reale beneficio ai contribuenti e ai loro commercialisti che si sono adoperati instancabilmente durante l'intera estate per controbilanciare le inefficienze legislative."
La nostra delusione non può essere taciuta: l'approccio del MEF appare distante dalle esigenze concrete del sistema produttivo. Soluzioni segmentate e tardive non fanno che amplificare le complessità del contesto fiscale.
Nel quadro tempestoso del nostro panorama fiscale, le misure annunciate dal MEF appaiono come un faro dalla luce incerta. Il sistema economico necessita di segnali chiari e decisi e il momento di agire è ora.
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