17 novembre 2016

Ragionieri e cassa di previdenza: dal 2017 i contributi in F24

Autore: PASQUALE PIRONE
Premessa – Con il comunicato stampa pubblicato ieri sul proprio sito istituzionale, l’Agenzia delle Entrate ha annunciato la convenzione siglata con la Cassa Nazionale di Previdenza ed assistenza a favore dei Ragionieri e Periti Commerciali (CNPR), che prevede agli iscritti (Che esercitano attività libero professionale con continuità) la possibilità, a decorrere dal 2017, di versare i contributi (previdenziali ed assistenziali) dovuti, mediante Modello F24.

Anche la CNPR ha, così, voluto godere di quanto previsto dal Dm del 10 gennaio 2014, che, appunto riconosce la possibilità per le Casse previdenziali di categoria che ne facciano richiesta di consentire ai propri iscritti di versare i contributi con il modello di pagamento unificato, invece che, con i bollettini MAV (o altre modalità).

Vantaggi per tutti – La convenzione siglata ieri fa seguito a quella già in vigore con altri istituti di previdenza (come ad esempio, la cassa previdenziale dei geometri, la cassa previdenziale dei giornalisti, la cassa dei consulenti del lavoro, ecc.) e porta, certamente con se, dei risvolti positivi sia per gli stessi iscritti alla cassa sia per l’ente previdenziale stesso. Da un lato, infatti, gli iscritti, potranno godere della possibilità di utilizzare nell’F24 (per il versamento del debito contributivo), in compensazione eventuali crediti d’imposta e dall’altro la stessa cassa previdenziale (grazie ai dati relativi alle operazioni di riscossione che gli saranno trasmessi direttamente dall’Agenzia delle Entrate e grazie al riversamento dei contributi nelle proprie casse da parte della stessa Agenzia) riuscirà ad ottenere informazioni circa la posizione previdenziale degli iscritti “con maggiore tempestività e adottare, quindi, misure di controllo più immediate ed efficienti”.
Si attendono i codici tributo – Come anticipato, l’entrata in vigore della novità è prevista dal 2017 e da qui ad allora dovrà attendersi l’emanazione di una risoluzione da parte dell’Amministrazione finanziaria con cui saranno definiti i codici tributo da utilizzare e le modalità di compilazione del modello di pagamento. Per le modalità di versamento, invece, dovrebbero valere quelle attualmente in vigore, ossia in modalità telematica, essendo gli iscritti anche titolari di partita IVA. Dunque, il versamento andrà eseguito direttamente dall’iscritto/contribuente:
  • mediante i servizi telematici (Entratel o Fisconline) dell’Agenzia delle Entrate oppure mediante i servizi di home banking delle banche e di Poste Italiane, o i servizi di remote banking offerti dal sistema bancario;
  • oppure tramite intermediario abilitato al servizio telematico Entratel (professionisti, associazioni di categoria, Caf, ecc.)

Ciò che il comunicato stampa, tuttavia, non specifica è se il versamento contributivo con F24 diventerà l’unica modalità di versamento oppure resteranno in vigore anche le modalità attualmente vigenti (nel comunicato stampa si si parla di “possibilità” e, dunque, ciò dovrebbe far presumere che resteranno valide anche le attuali modalità previste).
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