1 aprile 2025

Codici ATECO 2025, la nuova classificazione operativa dal 1° aprile

Autore: Serena Pastore
Da oggi è ufficialmente in funzione la nuova classificazione ATECO 2025, entrata in vigore il 1° gennaio scorso, che sostituisce l’attuale versione della classificazione ATECO 2007 - aggiornamento 2022. La nuova classificazione rappresenta la versione nazionale della classificazione europea di…

Adempimenti amministrativi

Per adeguarsi alla nuova codifica ATECO, le Camere di commercio hanno sviluppato soluzioni specifiche per aggiornare il Registro delle Imprese. Da oggi, il processo di riclassificazione sarà effettuato automaticamente, e le imprese coinvolte riceveranno una notifica dell’aggiornamento tramite i canali digitali forniti dalla propria Camera di commercio.
Per garantire una transizione graduale, la visura camerale riporterà temporaneamente sia i nuovi codici ATECO sia quelli precedenti. Inoltre, sia la comunicazione relativa alla riclassificazione sia la visura aggiornata saranno accessibili gratuitamente attraverso l’app impresa Italia, disponibile per il download sugli store digitali.

Adempimenti fiscali

A partire oggi, tutti i soggetti IVA dovranno fare riferimento ai codici attività della nuova classificazione ATECO 2025 per la compilazione di atti e dichiarazioni da inviare all'Agenzia delle Entrate, salvo eventuali differenti indicazioni riportate nelle istruzioni dei modelli fiscali.

Secondo quanto stabilito dalla Risoluzione n. 262/2008, l’introduzione della classificazione ATECO 2025 non comporta l’obbligo di comunicare una variazione dei dati ai sensi degli articoli 35 e 35-ter del Decreto IVA (Dpr n.633/1972).

Tuttavia, la nuova classificazione introduce modifiche nella struttura dei codici, nei titoli e nei contenuti. Pertanto, nel caso in cui un contribuente rilevi la necessità di comunicare all’Agenzia delle Entrate una nuova codifica che meglio rappresenta l’attività svolta, dovrà procedere come segue:
  • contribuenti iscritti al Registro delle Imprese delle Camere di commercio, l’aggiornamento dovrà avvenire attraverso la Comunicazione Unica (ComUnica) fornita da Unioncamere;
  • contribuenti non iscritti al Registro delle Imprese, sarà necessario utilizzare gli appositi modelli disponibili sul sito dell'Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.gov.it):
    • Modello AA7/10 per società, enti e associazioni;
    • Modello AA9/12 per lavoratori autonomi, artisti, professionisti e imprese individuali;
    • Modello AA5/6 per enti non commerciali e associazioni;
    • Modello ANR/3 per la registrazione ai fini IVA di soggetti non residenti.

Dichiarazione IVA 2025

Come chiarito dall’Agenzia delle Entrate tramite una Faq, per le dichiarazioni IVA 2025, relative al periodo d’imposta 2024, che saranno presentate da oggi, 1° aprile 2025, i contribuenti potranno indicare, alternativamente, i precedenti codici ATECO o i nuovi codici ATECO 2025. In tal caso, nella casella Situazioni particolari” presente nel frontespizio del modello andrà indicato il codice 1.

Criticità

La transizione alla classificazione ATECO 2025 potrebbe rivelarsi più complessa del previsto. Infatti, uno degli aspetti più critici dell’introduzione dei codici ATECO 2025 riguarda la possibilità di commettere errori nella nuova classificazione delle attività economiche. La complessità deriva dal fatto che alcuni codici preesistenti potrebbero rimanere invariati nella numerazione, pur subendo modifiche significative nella descrizione.

Le difficoltà maggiori si riscontrano nei casi in cui un codice precedentemente unico venga suddiviso in più codici, costringendo alcune imprese a dichiarare attività secondarie che prima rientravano sotto un’unica voce.

Per comprendere meglio questa dinamica, si può prendere come esempio il settore funerario: mentre in passato esisteva un solo codice per identificare questo tipo di attività, la nuova classificazione prevede tre diversi codici, includendo anche un codice ATECO per i servizi legati alla sepoltura degli animali.

Istruzioni operative INPS

Dal 1° aprile anche l’INPS adotta nei propri sistemi informativi l’ATECO 2025, quale classificazione delle attività economiche sulla quale basare, come criterio non esclusivo, l’inquadramento dei datori di lavoro. Lo rende noto lo stesso istituto di previdenza con la Circolare n. 71/2025 con cui fornisce anche le istruzioni operative in seguito alla nuova classificazione ATECO 2025.

In particolare, l’INPS ha aggiornato la “Procedura Iscrizione e Variazione azienda” in modo tale da assegnare il codice ATECO 2025 alle nuove matricole aziendali richieste dai datori di lavoro in caso di inizio attività con dipendenti, con la conseguente attribuzione del codice statistico contributivo (CSC) per la loro classificazione in uno dei settori di attività.

Per le iscrizioni con data di inizio attività successiva al 31 marzo 2025, i datori di lavoro dovranno indicare il codice ATECO 2025, ottenuto dalla CCIAA o risultante dalla riassegnazione del precedente codice ATECO 2007 effettuata dalla stessa.

Se, al momento dell’iscrizione, il datore di lavoro dispone esclusivamente del codice ATECO 2007, la procedura consente comunque l’inserimento del codice ATECO 2007, suggerendo automaticamente il codice ATECO 2025 corrispondente.

Per le matricole attive registrate prima del 1° aprile 2025, l’INPS provvederà progressivamente ad assegnare il nuovo codice ATECO 2025, in base all’attività economica esercitata e alla riattribuzione effettuata dalla CCIAA, correggendo eventuali discrepanze con quanto indicato nella posizione contributiva. Le tempistiche e le modalità di questa operazione verranno specificate attraverso comunicazioni successive.

Nel frattempo, per garantire il corretto aggiornamento delle caratteristiche contributive aziendali, eventuali richieste di variazione contributiva comporteranno l’attribuzione temporanea di un codice ATECO 2025, determinato sulla base del corrispondente codice ATECO 2007 presente in archivio. Tale assegnazione provvisoria potrà essere confermata o modificata al termine del processo di riallineamento.

Attività di consulenza

Per le attività di consulenza è stato istituito il nuovo codice ATECO CSC 70713, avente le stesse caratteristiche del CSC 70708:
  • 7 Terziario (commercio, servizi, professioni, arti);
  • 07 Attività varie (terziario, professionisti e artisti, ecc.);
  • 13 Attività di consulenza.

Gestione separata

Nei flussi Uniemens trasmessi a partire dal 1° aprile 2025, indipendentemente dal periodo di competenza a cui si riferiscono, il campo “codice Istat” dovrà contenere il codice ATECO 2025. La classificazione attualmente in uso rimarrà valida fino a quando non verranno rilevate eventuali variazioni tramite il Registro delle Imprese, l’Anagrafe Tributaria o un processo di ricodifica.
Per quanto riguarda i professionisti che si iscrivono per la prima volta alla Gestione separata dal 1° aprile 2025, la procedura di registrazione è stata aggiornata con i nuovi codici ATECO 2025.
Per chi, invece, risulta già presente negli archivi gestionali al 31 marzo 2025, la classificazione attuale resterà valida fino all’eventuale aggiornamento derivante dalle informazioni fornite dall’Anagrafe Tributaria o da un processo di ricodifica.
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