25 marzo 2025

Polizze catastrofali, obbligo anche per le attività commerciali iscritte REA

Tra dubbi e incertezze, arrivano i primi chiarimenti con la pubblicazione delle Faq Ania

Autore: Luciana Giampà
Sono poche le certezze sull’obbligo di stipulare polizze catastrofali. Basti pensare che anche la scadenza, fissata al 31 marzo 2025, potrebbe slittare al 31 ottobre 2025, ma a pochi giorni dalla “data zero” si attendono conferme. Siamo di fronte ad una situazione di confusione e incertezza,…

Cosa prevede la legge?

Facciamo un passo indietro. L’obbligo per le imprese di proteggersi contro le catastrofi naturali con la stipula di una polizza assicurativa, entro il 31 marzo (salvo proroga dell’ultimo minuto) è stata introdotta con la Manovra 2024, quindi prende piede a partire da quest’anno.

Quando si tratta di qualcosa di nuovo, si sa, è difficile, soprattutto inizialmente, avere un quadro chiaro della situazione. Proprio per questo motivo, Ania, con la pubblicazione delle Faq, interpretando la disposizione normativa, ha cercato di chiarire quali siano le imprese che sono chiamate a rispettare quest’obbligo, quali sono gli eventi naturali da assicurare e, inoltre, ha fornito delle specifiche sui beni e sui danni coperti dalla polizza.

Attività commerciali non iscritte nel Registro delle Imprese ma iscritte REA: rientrano nei soggetti obbligati?

Relativamente ai soggetti obbligati ad adempire al menzionato obbligo, è stato chiarito che tutte le imprese con sede legale in Italia e quelle con sede legale all’estero ma con una stabile organizzazione in Italia per cui è prevista l’iscrizione nel registro delle imprese, ad eccezione delle imprese agricole, sono obbligate a stipulare la polizza assicurativa.

Fin qui tutto chiaro, ma nel caso in cui un’attività commerciale non sia iscritta nel Registro delle Imprese ma sia iscritta R.E.A, rientra tra i soggetti obbligati?

Per completezza, si ritiene opportuno chiarire che nel R.E.A (Repertorio Economico Amministrativo) sono iscritti:
  • tutti i soggetti collettivi (associazioni, consorzi, aziende speciali, fondazioni enti di vario genere, ecc) che, pur esercitando un’attività economica commerciale non abbiano tuttavia per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di un’impresa;
  • gli imprenditori con sede principale all’estero che aprono unità locali nel territorio nazionale.
L’apposita Faq chiarisce che sono tenute ad assicurarsi, secondo quanto riportato nella relazione illustrativa del DM n.18/2025 attuativo dalla legge, tutte le imprese per cui è normativamente prevista l’iscrizione nel registro delle imprese, in qualsiasi sezione e per qualsiasi finalità, secondo il codice civile e le leggi speciali o la normativa regolamentata o attuativa.

Nella normativa applicabile, non risulta menzionato il R.E.A.
Vuoi avere accesso a tutti i contenuti riservati e agli articoli di "Quotidiano"?