Nelle ultime ore si spinge verso una proroga di 3 mesi con una possibile scadenza al prossimo
30 giugno 2025. La speranza è che la questione venga affrontata durante il Consiglio dei Ministri di venerdì 28 marzo.
Nel frattempo, le principali organizzazioni di rappresentanza e tutela delle imprese in Italia stanno facendo sentire le loro voci.
Confcommercio, in particolare, sollecita nuovamente una
proroga adeguata del termine per l’adempimento dell’obbligo previsto, che risulta incompatibile con le esigenze di quasi 4milioni di imprese, comprese piccole, medie e grandi realtà. La richiesta arriva dopo l’emissione di un regolamento attuativo il 27 febbraio e la mancata attivazione del
portale IVASS per la comparabilità delle offerte assicurative.
Si sottolinea, inoltre, l’importanza per le imprese di poter prendere decisioni informate, valutando attentamente la conformità e i
costi delle polizze disponibili sul mercato. È necessario un intervento urgente del governo per garantire scelte consapevoli e adeguate.
Secondo
Confesercenti è assolutamente necessario rinviare il termine per sbloccare la situazione di incertezza in cui si trovano in questo momento milioni di imprese. La richiesta è quella di agire in fretta perché la questione delle polizze catastrofali è stata già caratterizzata da ritardi e assenza di chiarezza.
C’è da specificare – come detto da Confesercenti - che anche se la normativa non prevede
sanzioni dirette per la mancata adesione, gli
imprenditori che optano per non assicurarsi perdono accesso al
credito, non possono partecipare a
bandi di finanziamento e, in caso di catastrofe, non ricevono alcun tipo di
contributo. Inoltre, gli amministratori che non rispettano l’obbligo rischiano azioni legali per responsabilità relative ai danni subiti durante le catastrofi.