27 marzo 2025

Polizze catastrofali, richiesta di proroga urgente: scadenza al 30 giugno 2025

Autore: Martina Giampà
Le lancette corrono, il 31 marzo è sempre più vicino e la proroga per l’obbligo di stipula delle polizze catastrofali sembra essere entrata in un loop senza fine. La maggioranza ci ha provato nei giorni scorsi: con un emendamento poi dichiarato inammissibile era stato richiesto di posticipare…

A cosa serve la polizza catastrofale, il caos degli ultimi giorni

La polizza catastrofale è necessaria per coprire rischi come alluvioni, esondazioni, inondazioni, sismi e frane, proteggendo beni come terreni, fabbricati, impianti, macchinari e attrezzature industriali e commerciali. L’obbligo di stipulare questa polizza deve essere rispettato da tutte le imprese con sede legale in Italia e da quelle con sede legale all’estero che operano tramite una stabile organizzazione di servizi nel territorio italiano, con obbligo di iscrizione nel registro delle imprese. Sono escluse le imprese agricole che si dedicano a coltivazione del fondo, silvicoltura, allevamento di animali e attività connesse. Per quelle del settore della pesca e dell’acquacoltura, invece, la scadenza è fissata al 31 dicembre 2025.

In risposta alle numerose domande, l’ANIA ha pubblicato nei giorni scorsi una serie di FAQ utili.

La maggioranza ha tentato ma non è riuscita a ottenere la proroga di 7 mesi. Al momento la scadenza per rispettare l’obbligo di sottoscrizione delle polizze catastrofali rimane fissata al 31 marzo ma ora sembra che si stia andando verso una nuova proroga: più 3 mesi di tempo, con scadenza al 30 giugno.

Possibile una proroga al 30 giugno 2025

Nelle ultime ore si spinge verso una proroga di 3 mesi con una possibile scadenza al prossimo 30 giugno 2025. La speranza è che la questione venga affrontata durante il Consiglio dei Ministri di venerdì 28 marzo.

Nel frattempo, le principali organizzazioni di rappresentanza e tutela delle imprese in Italia stanno facendo sentire le loro voci.

Confcommercio, in particolare, sollecita nuovamente una proroga adeguata del termine per l’adempimento dell’obbligo previsto, che risulta incompatibile con le esigenze di quasi 4milioni di imprese, comprese piccole, medie e grandi realtà. La richiesta arriva dopo l’emissione di un regolamento attuativo il 27 febbraio e la mancata attivazione del portale IVASS per la comparabilità delle offerte assicurative.

Si sottolinea, inoltre, l’importanza per le imprese di poter prendere decisioni informate, valutando attentamente la conformità e i costi delle polizze disponibili sul mercato. È necessario un intervento urgente del governo per garantire scelte consapevoli e adeguate.

Secondo Confesercenti è assolutamente necessario rinviare il termine per sbloccare la situazione di incertezza in cui si trovano in questo momento milioni di imprese. La richiesta è quella di agire in fretta perché la questione delle polizze catastrofali è stata già caratterizzata da ritardi e assenza di chiarezza.

C’è da specificare – come detto da Confesercenti - che anche se la normativa non prevede sanzioni dirette per la mancata adesione, gli imprenditori che optano per non assicurarsi perdono accesso al credito, non possono partecipare a bandi di finanziamento e, in caso di catastrofe, non ricevono alcun tipo di contributo. Inoltre, gli amministratori che non rispettano l’obbligo rischiano azioni legali per responsabilità relative ai danni subiti durante le catastrofi.
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