9 marzo 2021

Arriva il Recovery Fund ma servono 60 mila tecnici

Autore: Direttore Antonio Gigliotti
Arrivano 209 miliardi di euro del Recovery Fund con programmi e progetti che devono essere completati entro il 2026. C’è solo un problema. Secondo i sindaci mancherebbero 60 mila tecnici. Mancano architetti, ingegneri, esperti di tecnologie digitali.

Dal 2007, i comuni lamentano di avere perso un dipendente su quattro. Bisognerà fare affidamento a quel pacchetto di 210 milioni da stanziare per contratti di lavoro a tempo determinato necessari a coprire mansioni che servono alla realizzazione dei progetti.

I Comuni richiedono una semplificazione amministrativa dell’interato apparato per realizzare le assunzioni il più rapidamente possibile.

Allo stato attuale prima di pubblicare il bando ai sindaci spettano 12 adempimenti tanto che dal concorso all’assunzione passano circa 18 mesi. Un anno e mezzo, per intenderci.

Insomma, rischiamo di avere in tasca 209 miliardi e non poterli usare perché mancano risorse e competenze. Ma soprattutto tra quei soldi e la realizzazione dei progetti si interpone una burocrazia farraginosa che potrebbe compromettere il rispetto delle scadenze.

Ma c’è qualcosa di positivo che potremmo cogliere da questa situazione. Ovvero che la fretta potrebbe condurre ad uno snellimento operativo dell’apparato pubblico nel lungo termine.

Resta da capire quali saranno le tempistiche in cui tutto questo possa verificarsi ed i rischi annessi ai alla fretta nell’assegnazione di fondi a pioggia.
Staremo a vedere. Ma già da lontano si inizia a vedere un po’ di luce.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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