7 agosto 2015

STUDI DI SETTORE: GLI EFFETTI DEL SOLLEONE!

A cura di Antonio Gigliotti

Cari amici,

avrete certamente seguito la vicenda che abbiamo trattato da queste pagine nei giorni scorsi. In sostanza, un onorevole (Sottanelli, capo gruppo di Scelta civica in commissione Finanza alla Camera), ha presentato un’interpellanza al Ministro dell'Economia e delle Finanze, ribadendo concetti relativi agli studi di settore, che fra l'altro, noi operatori andiamo gridando da diversi anni. Nell'interpellanza si metteva in risalto che per diverse categorie di contribuenti per il 2014 (nonostante il libro dei sogni dice che siamo usciti dalla crisi ma che però, salvo qualche politico, nessuno se ne è ancora accorto), a parità di ricavi e altre condizioni, non risultano più congrue come nel 2013. L’interpellanza si chiede quindi quale funzione abbiano i cosiddetti correttivi che avrebbero proprio dovuto intervenire per correggere al ribasso i ricavi proprio in funzione della perdurante crisi.

La risposta al question time ha dell'incredibile, ma nello stesso tempo conferma l'esistenza di due mondi:

· l'uno quello reale, delle aziende che chiudono, delle famiglie che non arrivano a fine mese, dei continui suicidi da parte di imprenditori soffocati dalla morsa dei debiti;

· e poi invece c'è il mondo dei sogni, quello in cui va tutto bene, la ripresa oramai c’è stata e ci si lamenta solo per abitudine.

Bene, la risposta all'interpellanza molto probabilmente ha risentito di questa seconda interpretazione della realtà. Infatti tale risposta mette in evidenza che sono stati introdotti nuovi criteri di correttivi (ma a che servono se non correggono niente?), che non ci sono dati precisi per poter considerare veritiere le lamentele, che comunque ci saranno poi le varie commissioni di esperti (che strano, vengono consultate dopo aver varato Gerico, ma non dovevano dare il proprio assenso in via preventiva?) e che comunque non sono ancora iniziati controlli per il periodo 2014.

Letta l'interpellanza, mi sono alzato, ho controllato che non avessi la febbre o il calore estivo mi abbia fatto leggere male, e dopo aver sorseggiato un bicchiere di acqua fresca, ho riletto convinto di aver capito male. Ma più leggevo e più mi rendevo conto che forse la calura che imperversa in questi giorni non ha toccato me, ma qualche altro... e sì, cari amici!

È l'ennesima conferma che sono lontani anni luce dalla realtà e lo dimostrano i fatti. Da quanto diciamo che gli studi di settore non leggono la realtà delle aziende? E come mi possono rispondere che comunque non sono iniziati i controlli? Ma scusate, qualcuno ha comunicato a costoro che le dichiarazioni si presentano a settembre e che quindi non potrebbero ad oggi accertare un contribuente sui dati del 2014? E poi che risposta è dire che non verranno utilizzati come strumento di accertamento, ma soltanto per la selezione di coloro da assoggettare ad una verifica?

E sì, ci stanno dicendo che colui che non è congruo o coerente non subirà un accertamento da studi di settore, ma verrà selezionato per essere soggetto a una vera e propria verifica...

Vi prego ditemi che ho preso molto sole e che tutto questo non è altro che un terribile miraggio, che presto sparirà!

Purtroppo, come scrisse Karl Jaspers, “esistono uomini che prosperano in modo eccellente con scaltre menzogne di fronte a sé stessi e al mondo”.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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