17 maggio 2015

TASI: bollettino A CASA? SÌ, COME PER IL 730 PRECOMPILATO!

A cura di Antonio Gigliotti

C’era una volta…

Quelle fiabe che leggevamo da piccoli iniziavano tutte così, con un ‘c’era una volta…’ che ci faceva entrare nel mondo dei sogni. Purtroppo ora il tempo delle fiabe è finito, lasciando spazio a quello delle promesse!

Proprio sul campo delle promesse, chi può dimenticare, in materia fiscale, il proclama della dichiarazione dei redditi a casa per pensionati e dipendenti? Una manovra, questa, che secondo i soliti “cantautori” avrebbe dovuto semplificare da quest’anno la vita agli italiani… Risultato? Nessun modello arriva a casa, ma occorre avere un minimo di conoscenza informatica per accedere al pc e visualizzare il modello, poi è necessario essere in grado di leggerlo e capire cosa manca (tante informazioni) e se quelle presenti sono corrette (tanti errori quest’anno).

Ma andiamo a questi giorni e come al solito ci si ripresenta il solito problema del versamento delle tasse sugli immobili, quelle tasse che si è tentato (all’apparenza) di ridurre, cambiando loro solo il nome. E così prima si chiama Ici poi Tasi, Imu e il prossimo anno ci aspetta la Local Tax. Ebbene, possiamo dire che ai nostri governanti la fantasia non manca, ciò di cui sono carenti è forse la competenza, se si pensa che ai tempi dell’Ici si versava sugli immobili una cifra pari a circa 9 miliardi, ed oggi incassano circa 24 miliardi… Per cui, che non mi stiamo a raccontare anche qui che le tasse sugli immobili sono diminuite.

Ma, cari amici, oramai in questo Paese il vero dilemma non è soltanto avere i soldi per pagare, ma l’assurdo è che si fa fatica a capire come e quanto pagare. Vi pare possibile una cosa del genere? Vi sembra possibile che a poco meno di un mese con la scadenza della Tasi, con circa 15 milioni di contribuenti che devono pagare il primo acconto delle tasse sulla casa, IMU e TASI, ci presentiamo con gli stessi problemi dell’anno scorso? Ma è possibile che siamo incapaci di miglioramento nonostante le alternanze di tecnici al governo?

Così come il 730 a casa, anche per la Tasi ci era stato promesso che il bollettino sarebbe arrivato a casa degli italiani, invece non soltanto non è arrivato l’anno scorso, ma si sono già affrettati a precisare che neanche quest’anno arriverà niente.

Per cui se qualcuno aveva creduto alle favole l’anno scorso, quando ci hanno detto che certamente per quest’anno la situazione sarebbe migliorata, resterà deluso ed è consigliabile che inizi a correre ai ripari.

Quindi, stessi problemi dell’anno scorso in quanto non arriva niente dal comune, ma la cosa ancora più grave è che neanche quest’anno saremo in grado di sapere, al momento del versamento dell’acconto entro il 16 giugno, quanto pagheremo per il 2015 tra Imu e Tasi.

Tutto ciò è ascrivibile al fatto che il termine per l’approvazione dei bilanci preventivi dei Comuni è slittato a fine luglio.

Per cui, se i comuni prima avrebbero dovuto deliberare entro fine maggio eventuali variazioni di aliquote per il 2015, ora hanno tempo fino alla fine del mese di luglio.

Il povero contribuente quindi dovrà versare il primo acconto entro il 16 giugno facendo riferimento a quanto deliberato l’anno scorso dal comune, poi in sede di versamento del saldo a dicembre versare il saldo con le aliquote aggiornate.

E dei commercialisti, ossia di noi poveri segretari del Fisco, chi se ne frega!! Adesso calcoliamo l’acconto, poi a dicembre riprendiamo in mano le varie pratiche andando a spulciare cosa hanno fatto nei vari comuni e siccome non abbiamo niente da fare ci rimettiamo a calcolare l’Imu e la Tasi di tutti i contribuenti.

Qualcuno ha spiegato tutto ciò nei vari palazzi?

Alla faccia della semplificazione, di cui ogni giorno si riempiono la bocca nella varie trasmissioni televisive, nelle interviste e in convegni vari.

Ma ci si rende conto che fuori dai palazzi romani la situazione è al tracollo? Sta gente dove vive?
E noi professionisti dobbiamo ancora accettare tutto ciò? La misura è davvero colma!
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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