27 maggio 2013

UNICO 2013: STESSA SPIAGGIA STESSO MARE

A cura di Antonio Gigliotti

Per quest'anno non cambiare, stessa spiaggia, stesso mare, per poterti rivedere per tornare per restare insieme a te”, cantava Mina nel lontano 1963. Sicuramente rivedere la persona amata sotto il sole cocente dei mesi estivi, con spiaggia e ombrelloni a far da scenario è una prospettiva molto allettante al punto da augurarsi che possa ripresentarsi immutata di anno in anno. Purtroppo però le cose che si ripetono non sono quasi mai quelle positive, soprattutto quando si parla di Fisco e scadenze. E noi commercialisti su questo punto la sappiamo davvero lunga!

L’estate è alle porte, malgrado il mal tempo presto tornerà il sole e, con esso, si sta facendo largo la storia di sempre, quella infinita fatta di richieste e contro richieste per avere qualche giorno in più o semplicemente per riuscire a capire come operare, come portare a termine gli adempimenti che ci impongono. Ogni anno la stessa sequenza: c’è una scadenza, non ci sono né strumenti né chiarimenti, quindi scatta la richiesta di proroga che, in genere, viene accolta a ridosso della suddetta data.

Il punto è che noi, che siamo ‘dentro’, sappiamo che queste proroghe che chiediamo non dipendono dal nostro cattivo operato o da una mala organizzazione dei nostri studi, bensì dalla gestione approssimativa e slegata dalla realtà della quale è a capo l’Amministrazione Finanziaria. Tuttavia quel che si potrebbe percepire da ‘fuori’ delinea tutto il contrario: chiediamo proroghe perché non siamo in grado di rispettare i termini, perché non sappiamo organizzarci e ci rendiamo conto all’ultimo momento di essere con l’acqua alla gola.

Questa volta, poi, abbiamo un rincaro della dose annuale di caos-adempimenti. Il primo acconto Imu, croce dei contribuenti italiani e dei rispettivi consulenti fiscali, è stato sospeso per le abitazioni principali con le relative pertinenze, per le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari, per gli alloggi Iacp regolarmente assegnati, per i terreni e i fabbricati rurali. Però rimane ancora in vigore per gli immobili di pregio e quelli materiali e industriali (come quelli della categoria catastale D). Il punto è che per questi ultimi immobili è praticamente impossibile rispettare la scadenza del 17 giugno, in primo luogo per le difficoltà legate alle aliquote da applicare, poi perché non è ancora chiara l’esatta identificazione delle abitazioni assimilate alle prime case.

Ma il male non viene mai da solo e a ripetersi ogni anno, nello stesso modo, è il capitolo UNICO. In questo caso, in riferimento alle scadenze ordinarie delle imposte collegate all’UNICO 2013, la cui scadenza cade anch’essa al 17 giugno, sarà impossibile rispettare il termine perché manca ancora la versione definitiva di GERICO 2013, necessaria per la compilazione e il calcolo degli studi di settore.

Detto questo, da operatore del settore quale sono, non posso che porre dei legittimi quesiti. Credono sul serio che a quasi quindici giorni dalle scadenze, senza indicazioni né strumenti, noi possiamo rispettare gli adempimenti?

Come si può imporre ai contribuenti il rispetto delle regole, quando poi chi dovrebbe dare il buon esempio è costantemente in ritardo?

È questa la tanto richiesta collaborazione?

Non è forse raccapricciante pensare che un apparato statale quale è l’Amministrazione Finanziaria, con funzionari e impiegati al completo, si riduca a chiarire e dare indicazioni sempre, ogni anno, a ridosso delle scadenze? Salvo poi concedere a noi delle proroghe quasi fossero favori elargiti con riluttanza.
Questi sono i veri sprechi che andrebbero recisi! Altro che tasse su tasse!

Così, anche per quest’anno, STESSA SPIAGGIA, STESSO MARE. Non cambia nulla o, parafrasando Giuseppe Tommasi di Lampedusa, “se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”. E infatti cambiano governi e amministratori, disposizioni e adempimenti… ma ogni anno si presenta lo scenario di sempre, immutato.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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