6 novembre 2024

Governance Sostenibile: integrare i fattori ESG con il Modello 231

Autore: Redazione Fiscal Revisione
Il panorama giuridico italiano ha visto l’introduzione del Decreto Legislativo 231/2001, che ha introdotto la responsabilità amministrativa degli enti in relazione ai reati commessi dai loro dirigenti o dipendenti. La condizione affinché un ente sia penalmente responsabile è la presenza di una “colpa di organizzazione”, derivante dall'assenza di modelli organizzativi adeguati per prevenire simili reati. Il Modello 231 si propone come uno strumento fondamentale nella prevenzione, ma è ormai chiaro che non è sufficiente. L'importanza crescente dei fattori ESG (Ambientali, Sociali, di Governance) richiede un approccio che sia più integrato e proattivo.

Il Ruolo del Modello 231 nella Prevenzione dei Rischi - Il Modello 231 rappresenta una possibilità per le aziende di dimostrare l’adozione di misure adeguate per prevenire i reati. Un ente che applica efficacemente un modello personalizzato può ottenere l'esonero dalla responsabilità amministrativa. Tuttavia, l’efficacia di questo modello varia in base alla dimensione e complessità dell’impresa, nonché alle specifiche attività a rischio.

Le aziende sono ora sempre più sollecitate a gestire anche i rischi associati alla sostenibilità, che si intrecciano con le responsabilità previste dal Modello 231. La Direttiva 2022/2464/UE (CSRD) stabilisce obblighi di rendicontazione riguardanti gli ESG, i quali possono essere facilitati dalla struttura del Modello 231. Ciò consente all’Organismo di Vigilanza (OdV), previsto dal D.Lgs. 231/2001, di monitorare efficacemente sia i rischi di reato che quelli legati ai fattori ESG.

Impatto dei Fattori ESG sulla Responsabilità Aziendale - I fattori ESG ampliano la gamma di responsabilità delle aziende, includendo elementi legati alla sostenibilità ambientale, sociale e alla governance. È essenziale gestire le questioni ambientali per prevenire reati come lo smaltimento illecito di rifiuti. Adottare politiche ambientali conformi agli standard ESG non solo riduce il rischio di violazioni, ma promuove anche un uso più responsabile delle risorse.

Dal punto di vista sociale, è cruciale tutelare i diritti umani e garantire la sicurezza dei lavoratori. La violazione di queste responsabilità può tradursi in reati legati alla sicurezza sul lavoro. In questo contesto, l’implementazione dei criteri ESG contribuisce a creare ambienti di lavoro dignitosi.

Infine, i fattori di governance si concentrano su pratiche decisionali etiche e responsabili, riducendo i rischi di frodi e corruzione. Un sistema di governance robusto che integra gli standard ESG aiuta a prevenire comportamenti illeciti e a minimizzare le sanzioni legali.

L’unione del Modello 231 con le pratiche ESG conduce a un approccio di compliance più completo, portando diversi vantaggi:
  • consente di affrontare simultaneamente i rischi legati a reati e quelli ESG;
  • le aziende che adottano politiche ESG possono attrarre investitori responsabili e migliorare la loro reputazione;
  • l’armonizzazione delle procedure di compliance riduce i costi e aumenta l’efficacia.
Rendicontazione ESG e Bilancio delle Aziende - Oggi la rendicontazione ESG è fondamentale, in risposta a normative sempre più stringenti e a una crescente richiesta di trasparenza. Con l’entrata in vigore della Direttiva CSRD, le aziende sono obbligate a fornire dati dettagliati riguardanti le loro attività di sostenibilità, integrandoli nel bilancio annuale. Questa reportistica non solo migliora la reputazione dell’azienda, ma facilita anche l’accesso ai capitali e aiuta nell’identificazione e gestione dei rischi legati alla sostenibilità.

Considerazioni finali - In un contesto normativo in continua evoluzione, un approccio integrato che coniuga il Modello 231 e i fattori ESG si configura come la migliore pratica per le aziende. Non solo migliora la gestione dei rischi, ma favorisce anche lo sviluppo di una cultura aziendale improntata all'etica e alla responsabilità. Integrare queste pratiche non solo aumenta la competitività nel mercato, ma attira anche investitori e talenti, contribuendo a una governance più sostenibile e responsabile.
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