L'importanza della continuità aziendale è un tema centrale nella revisione contabile e nella gestione aziendale. Il principio di revisione n. 570, noto come "Going Concern", definisce responsabilità e obblighi del revisore in merito a questo presupposto, con profonde implicazioni sulla relazione di revisione, come stabilito da ISA Italia 570, D.lgs. 39/2010 e art. 2423-bis, co. 1, n. 1.
Presupposto della continuità aziendale e analisi del revisore - Il D.lgs. 27.1.2010, n. 39 impone che la relazione di revisione contenga una dichiarazione su eventuali incertezze significative riguardanti la capacità della società di mantenere la continuità aziendale. In questo contesto, il revisore è chiamato ad analizzare costantemente elementi e circostanze che potrebbero mettere in dubbio la continuità aziendale, come indicato nel Documento CNDCEC.
La stretta correlazione tra il presupposto della continuità aziendale e la relazione di revisione è evidente. La relazione deve includere giudizi sulla capacità operativa della società e sulla rappresentazione accurata della situazione patrimoniale e finanziaria nel bilancio.
Obblighi informativi e ruolo dell'organo amministrativo - L'art. 2423-bis, co. 1, lett. 1, c.c. richiede una valutazione prudenziale secondo la prospettiva della continuità aziendale, anche se non ci sono obblighi informativi espliciti per l'organo amministrativo nella legislazione attuale. Tuttavia, il presupposto della continuità aziendale è fondamentale per la redazione del bilancio, imponendo all'organo amministrativo una valutazione implicita in tal senso.
Principi di revisione e processi decisionali in crisi - I principi di revisione, come sanciti da ISA Italia 570, stabiliscono che quando il presupposto della continuità aziendale è appropriato, attività e passività vengono contabilizzate considerando la capacità dell'impresa di svolgere le proprie attività durante il normale svolgimento dell'attività aziendale.
Quando una società si avvicina alla crisi, emerge l'importanza dei processi di governance. Il documento esplora le responsabilità degli amministratori in situazioni di rischio di perdita di continuità aziendale. Il nuovo Codice della crisi ha attribuito loro il potere esclusivo di decidere strumenti di soluzione della crisi, introducendo una chiara griglia decisionale in caso di crisi imminente.
Ruolo dei sindaci e conclusioni - Il ruolo dei sindaci è cruciale nel segnalare agli amministratori le condizioni per accedere a procedure di composizione negoziata. In situazioni in cui non vi siano ragionevoli possibilità di risanamento, la presentazione tempestiva di domande di liquidazione giudiziale o concordato liquidatorio emerge come la decisione migliore, evitando ulteriori perdite ai creditori e rischi di responsabilità per gli organi sociali. In definitiva, il principio della continuità aziendale non è solo una regola contabile, ma un cardine per la sostenibilità e la responsabilità nella gestione delle imprese.
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