30 novembre 2022

Le verifiche in Agenzia delle Entrate da parte dei revisori

Autore: Marco Baldin
I processi dei controlli dei revisori si sono modificati nel tempo, dal raccogliere documenti cartacei in azienda fino all’accesso diretto alla procedura contabile per rilevare in tempo reale dati contabili e aggiornamenti. Nel periodo di lockdown i revisori erano impossibilitati a recarsi presso le strutture aziendali e con l’accesso telematico all’Agenzia delle Entrate hanno potuto effettuare dei controlli puntuali. Anche se è tornato possibile riprendere con l’accesso fisico in azienda, molti revisori continuano a raccogliere determinate informazioni direttamente dall’Agenzia delle Entrate e accedere in azienda già informati su alcuni punti di verifica. Ecco perché oggi è diventato indispensabile l’accesso al Cassetto Fiscale, l’accesso alla Fattura Elettronica e l’accesso all’Agenzia della Riscossione.

Il Revisore legale esercita la propria attività in quanto regolarmente iscritto al Mef. In qualità di professionista per documentare al meglio le proprie carte di lavoro, dopo l’avvento della fatturazione elettronica, ha potuto rilevare quanto è importante nelle verifiche periodiche di revisione avere una propria abilitazione Entratel.

Con l’abilitazione Entratel viene richiesta all’azienda, che gli ha conferito l’incarico di revisione, la delega del cassetto fiscale e la delega della Fatturazione elettronica.

Il sindaco unico (o revisore) abilitato Entratel può far, quindi, richiesta all’azienda per richiedere il conferimento della delega cassetto fiscale e delega fatturazione elettronica.

In presenza di collegio sindacale incaricato alla revisione i tre sindaci che esercitano anche l’attività di revisione richiedono all’azienda, come collegio, il conferimento della delega al sindaco abilitato Entratel che si dedicherà al controllo telematico. Nelle carte di lavoro saranno indicate le modalità con cui tale incarico sarà svolto.

Verifiche per la revisione ed informazioni per i sindaci - Come delegato dal cassetto fiscale il revisore può rilevare la documentazione relativa a:
  • dati anagrafici dell’azienda, rappresentanze e depositari;
  • modello redditi dell’azienda, (rilevazione dei dati inviati e delle ricevute del corretto invio telematico nei termini);
  • modello 770;
  • certificazione unica;
  • modello Iva;
  • modello Irap;
  • comunicazione liquidazioni periodiche Iva (verifica se sono state presentate correttamente nei termini le liquidazioni periodiche);
  • crediti propri-Iva annuale (verifica del credito richiesto, se è stato effettuato il visto di conformità, il suo utilizzo in tempo reale, e il credito residuo da utilizzare);
  • crediti propri-Iva trimestrale verifica del credito richiesto per ogni istanza trimestrale, se è stato effettuato il visto di conformità, il suo utilizzo in tempo reale, e il credito residuo da utilizzare);
  • agevolazioni (in questo riquadro si trovano tutte le agevolazioni concesse, l’anno di riferimento, l’utilizzo in compensazione e il credito residuo da utilizzare. Tra le varie agevolazioni possiamo trovare:
    • il credito sanificazione e DPI, art. 125 D.L. 34/2020,
    • il credito acqua potabile art. 1 L. 178/2020;
    • il credito servizi digitali art. 190 D.L. 34/2020;
    • il credito contributo art. 1 perequativo D.L. 73/2021;
    • il credito tessile e moda art. 48/bis D.L. 34/2020);
  • versamenti F24 e ricerca quietanze (controllo regolare dei versamenti soprattutto per quelli oggetto di compensazione);
  • atti del registro (è possibile verificare quali contratti sono stati registrati dall’azienda. Es.: contratto di finanziamento, di compravendita, di locazione, ecc.);
  • atti giudiziari.
Come intermediario abilitato al servizio fatture e corrispettivi il revisore può rilevare la documentazione relativa a:
  • dati rilevanti ai fini Iva;
  • verifica, in sintesi, delle fatture trasmesse e fatture ricevute in formato elettronico;
  • comunicazione delle liquidazioni periodiche;
  • rilevazione lettere di compliance;
  • rilevazione comunicazioni di irregolarità.
Inoltre, come intermediario delegato al servizio dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione il revisore può rilevare la documentazione relativa a:
  • situazione debitoria complessiva;
  • se il contribuente ha aderito a definizioni agevolate;
  • posizioni debitorie dal 2000 saldate;
  • posizioni debitorie consistenti ancora da pagare (avere sotto controllo debiti soprattutto consistenti già rilevati nelle carte di lavoro);
  • procedure di fermi amministrativi;
  • se il contribuente ha rateizzato dei debiti o se ha sospeso la riscossione.
Anche se il revisore ha ricevuto la delega al servizio dell’Agenzia della Riscossione si sconsiglia l’uso di tale delega per svolgere servizi come “intermediario” (ad esempio: adesione a definizioni agevolate, rateizzazione debiti e quant’altro). Tale servizio deve essere svolto dal consulente dell’azienda (intermediario abilitato) e non dal revisore.

Controlli puntuali - Con l’abilitazione e il controllo, a seguito del conferimento di delega, il revisore ottiene informazioni in tempo reale e rileva anomalie comunicate dall’Amministrazione finanziaria come le lettere di compliance o le comunicazioni di irregolarità, e soprattutto le notizie dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione che mettono in evidenza posizioni debitorie arretrate. La delega per l’accesso al servizio ha validità di 2 anni.

Tutte queste informazioni troveranno collocazione nelle carte di lavoro e continuità nella fase di controllo successivo.
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