Con l’entrata in vigore del nuovo decreto (Dl 13/2023) sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) sono emersi importanti cambiamenti riguardanti le modalità di gestione del debito fiscale nelle situazioni di crisi aziendale. Il decreto, atteso con grande interesse dagli operatori economici e dalle imprese in difficoltà, non ha previsto nessuna possibilità di una riduzione del debito maturato con l'amministrazione finanziaria nella composizione negoziata della crisi d'impresa.
In passato, le imprese che si trovavano in una situazione di insolvenza potevano sperare in una possibile riduzione del debito attraverso la composizione negoziata con l'amministrazione finanziaria. Tuttavia, il nuovo decreto ha modificato questa prospettiva, stabilendo che le imprese in crisi avranno la possibilità di ottenere soltanto una dilazione del pagamento del debito fiscale. Ciò significa che il periodo di rimborso, che inizialmente era di 72 rate, è stato esteso a 120, pari a 10 anni.
Il testo del decreto, che è entrato in vigore, conferma anche altre disposizioni riguardanti i creditori e la possibilità di autocertificare il debito. Queste misure sono volte a rimuovere alcuni ostacoli che attualmente rallentano l'attuazione completa della riforma in materia di insolvenza prevista dal Codice della crisi d'impresa, un obiettivo centrale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
La novità principale riguarda la composizione negoziata, che mira a superare una delle principali difficoltà legate alla gestione del debito verso l'Erario e altri enti pubblici. Questo debito rappresenta, nella maggior parte dei casi, la voce debitoria più significativa e l'ostacolo principale al risanamento delle imprese in difficoltà.
L'aumento delle rate da 72 a 120 permette alle imprese di diluire il loro debito fiscale nel tempo. Tuttavia, gli imprenditori in crisi non potranno più sperare in una riduzione del debito stesso, ma avranno solo più tempo per saldarlo. Allo stesso tempo, la dilazione più lunga garantisce allo Stato il recupero di tutto il credito e non comporta una possibile perdita di entrate.
La decisione di escludere la riduzione del debito fiscale rappresenta una svolta significativa nella gestione delle crisi d'impresa. Mentre in passato le imprese potevano sperare in un alleggerimento del loro carico debitorio, ora l'accento si sposta sulla dilazione del pagamento nel tempo. Questo nuovo approccio mira a offrire alle imprese in difficoltà uno spazio temporale più ampio per riorganizzarsi e cercare di superare la crisi finanziaria.
Secondo il governo, la difficoltà economica dell'imprenditore non deve dipendere dalla congiuntura economica, come previsto dalla legge del 1973. La dilazione del pagamento del debito deve poter essere applicata in ogni situazione critica, indipendentemente dalla sua origine, nell'interesse del salvataggio dell'impresa.
L'obiettivo del decreto sul PNRR è quello di sbloccare alcuni dei vincoli che attualmente rallentano l'attuazione della riforma in materia di insolvenza prevista dal Codice della crisi d'impresa. Le disposizioni incluse nel decreto mirano a fornire alle imprese maggiori possibilità di recupero e risanamento finanziario.
Le nuove norme forniscono anche maggiori garanzie ai creditori. Una volta raggiunto un accordo con il debitore per la riduzione dei propri crediti, i creditori possono emettere una nota di variazione in diminuzione dell'IVA per le procedure concorsuali e i piani attestati di risanamento, come previsto dalla legge sull'IVA. La possibilità di emettere questa nota di variazione è legata alla pubblicazione del contratto o degli accordi nel registro delle imprese e non all'approvazione da parte del tribunale.
Per ridurre i tempi burocratici e semplificare le procedure, il decreto prevede anche che le informazioni relative ai debiti fiscali e previdenziali dell'impresa possano essere sostituite da una dichiarazione dell'impresa stessa, attestando di aver presentato tempestivamente l'istanza per il rilascio del certificato ai competenti enti. Questo approccio si basa sull’interconnessione delle banche dati degli enti creditori con la piattaforma telematica nazionale, come previsto dal Codice della crisi d'impresa. Ciò consente un recupero rapido dei dati necessari per valutare la fattibilità del risanamento finanziario.
Le nuove norme introdotte dal decreto sul PNRR rappresentano un'importante svolta nella gestione delle crisi d'impresa e nel sostegno alle imprese in difficoltà. Sebbene la riduzione del debito non sia più contemplata, l'estensione del periodo di rimborso offre un maggiore respiro alle imprese per affrontare le difficoltà finanziarie e tentare di riprendersi. L'obiettivo principale rimane il salvataggio e la ripresa delle imprese, al di là dell'origine delle difficoltà, nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
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