Nel nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, il legislatore ha rafforzato l'importanza dell'informazione contabile e dei controlli societari come strumenti chiave per la prevenzione della crisi. Questo nuovo approccio, che si allinea con l'evoluzione normativa europea, pone il collegio sindacale in una posizione centrale, con compiti che vanno oltre la mera vigilanza.
L’evoluzione del ruolo dell’organo di controllo - Il collegio sindacale, introdotto originariamente dal Codice di commercio del 1882, si è trasformato nel tempo. Se in passato era un organo deputato a verificare il rispetto delle norme statutarie e di legge, oggi ha acquisito competenze più complesse. Oltre a monitorare la conformità alle regole, deve individuare tempestivamente segnali di squilibrio patrimoniale, economico e finanziario che potrebbero preannunciare una crisi aziendale. Questo cambiamento riflette il bisogno di un controllo proattivo, mirato alla continuità dell’impresa e alla sua capacità di risanamento.
Uno degli aspetti più significativi del nuovo ruolo è la possibilità per il collegio sindacale di proporre la liquidazione giudiziale dell'impresa, qualora ritenga che non esistano prospettive concrete di risanamento. La gestione dell’impresa non deve essere solo conservativa, ma orientata a una ricerca dinamica della continuità, senza recare pregiudizio ai creditori.
La composizione negoziata della crisi - Con il Decreto legislativo 83/2022, le procedure di allerta e di composizione assistita della crisi sono state abrogate, sostituite dalla composizione negoziata. In questa procedura, è l’imprenditore stesso che può attivarla, basandosi su un’autodiagnosi, senza dover attendere segnalazioni esterne. Tuttavia, il collegio sindacale conserva un ruolo cruciale: è infatti obbligato a segnalare all’imprenditore eventuali segnali tipici di crisi, come mancati versamenti contributivi o tributari.
Questo sistema mira a una rilevazione precoce della crisi, incoraggiando l'adozione tempestiva delle misure necessarie per salvaguardare l’azienda, i suoi valori e gli interessi dei creditori.
Nuove Norme di comportamento del collegio sindacale - Nel contesto della crisi d’impresa, il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili ha aggiornato le Norme di comportamento del collegio sindacale, introducendo indicazioni specifiche per la gestione delle crisi aziendali. Tali norme, aggiornate a dicembre 2023, includono principi dettagliati per la rilevazione tempestiva della crisi e per la vigilanza durante la composizione negoziata, nonché le linee guida per l’accesso agli strumenti di regolazione della crisi e dell’insolvenza.
Vigilanza proattiva e whistleblowing - L’evoluzione normativa impone al collegio sindacale di estendere la propria vigilanza anche a temi di sostenibilità aziendale e ai nuovi obblighi in materia di whistleblowing. Questo dimostra come il sistema dei controlli si sia adattato per rispondere alle esigenze di una governance moderna e trasparente, anche nelle società non quotate.
In definitiva, il collegio sindacale, grazie alle nuove Norme di comportamento e all'evoluzione della sua funzione, assume un ruolo strategico e proattivo, essenziale per garantire la continuità aziendale e prevenire situazioni di crisi attraverso una vigilanza sempre più qualificata e tempestiva.
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