Ricerca

Il contribuente ha tempo sessanta giorni per impugnare il parziale rigetto (implicito) dell'istanza di rimborso IVA. È quanto si ricava dalla lettura della sentenza n. 23157/2020 della Corte di Cassazione (Sez. 5 civ.), depositata il 22 ottobre. Il caso - In breve, una Banca ha agito per il rimbo

Laddove l’Amministrazione abbia semplicemente proceduto alla mera rinotifica del medesimo accertamento, non si può procedere all’annullamento del secondo avviso perché non motivato sulla base di nuovi elementi, come se si trattasse di un accertamento integrativo ex art. 43, comma 3, del Dpr. n. 600/

In relazione al reato di omesso versamento di IVA ex art. 10-ter D.lgs. n. 74/001, sussiste la piena responsabilità dell’imprenditore che ha scelto di utilizzare la poca liquidità disponibile per pagare gli stipendi ai dipendenti, non potendo perciò adempiere all’obbligo tributario nel termine di le

Con la sentenza n.23851 del 25 settembre 2019, la Corte di Cassazione, soffermandosi su alcuni aspetti legati alle differenze esistenti tra locazioni di immobili e affitto di azienda, ha affermato una serie di principi che possono costituire da guida nella redazione del bilancio.

Il contratto d’affitto d’azienda, in danno della società dichiarata fallita, non basta, di per sé, ad affermare la responsabilità dell’imprenditore sia per il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione che per il delitto di autoriciclaggio, se il fatto è avvenuto prima del 2015. È quanto eme

L’amministratore di S.r.l., che non ha tenuto la contabilità né presentato le dichiarazioni fiscali, si espone all’azione di responsabilità del curatore fallimentare e quindi al rischio di dover versare una somma a titolo di risarcimento, determinabile in via equitativa nel 30 per cento del credito

A seguito dell'abrogazione dell'art. 7, comma 3, del D.lgs. n. 546/92, al giudice di appello non è consentito ordinare il deposito di documenti nella materiale disponibilità di una delle parti, che non abbia tempestivamente assolto al proprio onere della prova, non potendosi considerare indispensabi

L’art. 10-quater del D.Lgs. 74 del 10 marzo 2000 - introdotto dall’art. 35, comma 7, D.L. 4 luglio 2006, n. 223, conv. con mod. dalla L. 4 agosto 2006, n. 248, a decorrere dal 4 luglio 2006 e, successivamente sostituito dall’art. 9, comma 1, D. Lgs. 24 settembre 2015, n. 158 - contempla il reato di

La Corte di Cassazione ha affermato che: «Ai fini della prova della sussistenza dei requisiti di non fallibilità sono ammissibili strumenti probatori alternativi al deposito dei bilanci degli ultimi tre esercizi di cui all'art. 15, comma 4, L. fall., i quali, non espressamente menzionati nell'art. 1

Per quanto difficile sia l'inquadramento del certificato Co2 nelle categorie generali, comunque, i suoi connotati essenziali consentono di qualificarlo come bene immateriale, benché non ne presenti le caratteristiche di originalità, propria della creazione o dell'idea, e di riproducibilità, propria