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Ai fini dell’agevolazione “prima casa” non è necessario che entrambi i coniugi risiedano nel Comune dove si trova l’immobile, ma che lo stesso sia destinato a residenza familiare. Circostanza che spetta al contribuente dimostrare. È quanto emerge dalla sentenza 28 giugno 2016 n. 13334 della Sezio

In tema di agevolazioni “prima casa”, se l’affittuario tarda a rilasciare l'immobile, ai fini del mantenimento del beneficio è sufficiente trasferire la residenza nel Comune in cui si trova l’abitazione entro il termine di legge. È quanto emerge dalla sentenza n. 13346/2016 della Sezione Tributaria

Nel 2016 ho iniziato la mia attività di consulente ingegnere. Ho lo studio nella casa in cui vivo e risiedo e per la quale, dunque, non pago né IMU né TASI, essendo la mia abitazione principale e di categoria catastale A/2. Pago, invece, la TARI. Premesso che non opero in regime forfettario, sono a

Premessa – L’articolo 26 del TUIR prevede che i redditi fondiari concorrono, indipendentemente dalla percezione, a formare il reddito complessivo dei soggetti che possiedono gli immobili a titolo di proprietà, enfiteusi, usufrutto o altro diritto reale, salvo quanto stabilito dall'articolo 30, per i

Ditta individuale proprietaria di un immobile estromesso dall’attività imprenditoriale tramite comportamento concludente esercitato entro lo scorso 31 maggio 2016, secondo quanto previsto dalla Legge di Stabilità 2016 ed attenendosi alle regole fissate con la Circolare n. 26/E/2016 emessa dall’Agenz

Un nostro Cliente ha avuto in donazione dai propri genitori, con i benefici prima casa, un appartamento con relativa pertinenza, ora intende acquistare un nuovo appartamento e relativa pertinenza con le agevolazioni prima casa, con l’impegno di vendere entro un anno l’appartamento e la pertinenza av

Ditta individuale proprietaria di un immobile C2 dato in locazione a terzi soggetti, acquistato in leasing e riscattato il 30 ottobre 2009. Si è voluto estromettere tale immobile dalla sfera imprenditoriale, sfruttando la possibilità concessa dal legislatore con la Legge di Stabilità 2016. Si sta pr

L’art.3 del D.Lgs. 23/2011 ha introdotto il regime della cosiddetta cedolare secca sugli affitti delle abitazioni concesse in locazione; tale opzione prevede l’applicazione di un’imposta di natura sostitutiva • dell’Irpef; • delle addizionali Irpef regionali e comunali; e: • delle imposte di reg

Premessa - I contribuenti, non soggetti a studi di settore, titolari di redditi da locazione, che hanno optato per il regime sostitutivo della cedolare secca, avendo mancato l’appuntamento del 16 giugno previsto per la scadenza ordinaria, possono provvedere entro il 18 luglio al versamento del saldo

Premessa – Molte volte può accadere che il contribuente inserisca come redditi da locazione d’immobili posseduti, canoni che effettivamente, causa la morosità del locatario, non vengono successivamente riscossi; su questi canoni il contribuente ha comunque pagato le imposte dovute; ebbene per le imp