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È valido il licenziamento intimato al dipendente che si è macchiato del reato di rapina e ha nascosto al datore di lavoro il passaggio in giudicato della relativa sentenza di condanna. La risoluzione del rapporto è giustificata dal fatto che la predetta condotta compromette in modo irrimediabile l

È legittimo il licenziamento intimato al lavoratore durante la sua assenza per congedo straordinario per assistenza a un familiare disabile (ex art. 4, comma 2, della legge n.53/2000). A stabilirlo è la Corte di Cassazione con la sentenza n. 5425 del 25 febbraio 2019. Il fatto Il caso sottoposto

I controlli del datore di lavoro, anche mediante un’Agenzia investigativa, sono legittimi ove siano finalizzati a verificare comportamenti del lavoratore che possano configurare ipotesi penalmente rilevanti o integrare attività fraudolenta. È quanto ha precisato la Corte di Cassazione in una recente

È riconducile alla nozione di giusta causa di licenziamento la condotta di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, poiché si tratta di un comportamento che, oltre ad avere rilievo penale, è contrario alle norme dell'etica e del vivere civile comuni e, dunque, ha un riflesso, anche solo potenz

Lo svolgimento di altra attività lavorativa da parte del dipendente durante l’assenza per malattia può senz’altro giustificare il recesso del datore di lavoro, ma non quando la condotta vietata interessa unicamente il giorno che precede il rientro in servizio e per giunta per un tempo limitatissimo.

Il ticket licenziamento, introdotto dalla Riforma Fornero del 2012, mantiene anche per il 2019 le aliquote previste lo scorso anno. Aumentano solamente gli importi dovuti per via dell’incremento del massimale NASpI che annualmente si è adegua agli indici Istat. Il contributo in commento è dovuto da

La Corte di Cassazione, di recente, ha affrontato il tema distribuzione dell'onere probatorio tra il lavoratore che agisca deducendo l’avvenuta intimazione in forma orale del licenziamento e il datore di lavoro che invece neghi la circostanza e sostenga che la cessazione del rapporto non sia ascrivi

È passibile di licenziamento il lavoratore (dirigente sindacale) che fruisce per scopi personali delle ore di permesso riconosciute dalla Legge n. 300 del 1970 (Statuto dei lavoratori). Ad affermarlo è la Corte di Cassazione nella Sentenza n. 4943 del 20.02.2019. Il fatto La vicenda è relativa

Le intercettazioni telefoniche ritualmente assunte nella fase delle indagini preliminari - a maggior ragione se il lavoratore, come nel caso di specie, ne abbia conosciuto il contenuto già prima della contestazione disciplinare -, possono concorrere alla formazione del convincimento del Giudice con

Il nuovo Regolamento UE in materia di Privacy, entrato in vigore lo scorso 25 maggio, ha introdotto una serie di adempimenti in materia di trattamento e sicurezza dei dati personali anche in ambito aziendale. Le aziende sono infatti obbligate a porre in essere specifiche misure per garantire la sicu