Ricerca

E’ legittimo il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente nei confronti dei beni del professionista che svolge un ruolo attivo nell'indebita compensazione a favore del cliente. È quanto affermato dalla recente sentenza della Cassazione, n. 24166 del 16 giugno 2011. Con la prese

Alla luce del divieto imposto per le compensazioni in presenza di debiti iscritti a ruolo scaduti, si chiede se tale divieto operi anche per un’eventuale compensazione tra un credito Irpef per il 2010 e le relative addizionali comunali e regionali, dovute per tale periodo d’imposta.

Al fine di contrastare le compensazioni immediate da parte dei soggetti che, pur disponendo di un credito erariale risultavano debitori di somme iscritte a ruolo, il Legislatore fiscale ha introdotto, a decorrere dal 1° gennaio 2011, il divieto di beneficiare di tale istituto in presenza di debiti s

In sede di compilazione di Unico il professionista deve fare conto dell’esborso finanziario a cui si trova di fronte il contribuente. In tale situazione può risultare di aiuto l’utilizzo, mediante compensazione orizzontale, di eventuali crediti spettanti al contribuente. La compensazione è stata, in

L’Agenzia delle Entrate è intervenuta con la Circolare n. 18 del 10 maggio 2011 fornendo importanti indicazioni circa la misura e la ravvedibilità delle sanzioni nei controlli automatizzati. In particolare l’Agenzia ha affermato che: - l'indebito utilizzo di crediti in compensazione, anche inesiste

La C.M. 23.12.2009, n. 56/E, integrata dalla C.M. 12.3.2010, n. 12/E, ha ammesso la possibilità per le società di persone e le associazioni tra professionisti di utilizzare le ritenute subite per compensare debiti propri, a seguito dell'interpretazione coordinata e sistematica dell'art. 22, D.P.R. 2

Nella sentenza n. 662 del 13 gennaio 2011 la Corte di Cassazione ha sostenuto che risponde del reato di compensazione indebita di un credito Iva per importi superiori a 50.000 € oltre che l’amministratore anche il socio di una srl. Inoltre, al fine di garantire la riscossione del credito, l’Amminist

L’art. 31, del D.L. 78/2010, denominato “Preclusione alla autocompensazione in presenza di debito su ruoli definitivi”, prevede espressamente che “a decorrere dal 1° gennaio 2011, la compensazione dei crediti di cui all’articolo 17, comma 1, del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, relativi al

Le associazioni professionali e le società di persone possono utilizzare in compensazione, al fine del pagamento di debiti tributari (IVA, IRAP, ecc.) e contributivi, le ritenute d’acconto dalle stesse subite che residuano dopo lo scomputo dal debito IRPEF degli associati/soci. A tale scopo sono sta

Il credito Irpef che si verrà a determinare nel modello Unico 2010 del singolo associato per effetto delle ritenute subite dall’associazione potrà essere utilizzato da quest’ultima per “compensare” eventuali debiti di imposta, come Iva, contributi, etc… La possibilità accordata dall’Agenzia delle En