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Il commercialista incaricato dalla S.n.c. di seguire la procedura di condono non incorre in responsabilità verso il singolo socio, perché l’istanza a nome della società non estende i suoi effetti ai soci (per quanto attiene ai redditi da partecipazione), in ragione dell’indipendenza delle rispettive

Il consulente fiscale può incorrere nel reato di appropriazione indebita, con l’aggravante dell’abuso di prestazione d’opera, se trattiene per sé le somme ricevute dai clienti per il pagamento di oneri fiscali e previdenziali oppure se tarda, dolosamente, a restituire i libri contabili, in seguito a

L’art. 10 del d.lgs. n. 39/2010 dispone quanto segue: “il soggetto incaricato della revisore legale dei conti di una società deve essere indipendente da questa e non deve essere in alcun modo coinvolto nel suo processo decisionale”. L’indipendenza è il requisito basilare per la fiducia del pubblico

Onde evitare richieste di risarcimento, il dottore commercialista incaricato di una consulenza ha l’obbligo di fornire tutte le informazioni che siano di utilità al cliente per prendere le proprie autonome determinazioni. Se poi un consiglio fornito si riveli fiscalmente sconveniente, una volta m

Ricorre l’ipotesi di appropriazione indebita aggravata in capo al commercialista che ha trattenuto per sé le somme ricevute dai clienti per il pagamento di oneri fiscali e previdenziali. È quanto emerge dalla lettura della sentenza n. 21992/2019 della Corte di Cassazione (Sez. 2 pen.), pubblicata i

Il commercialista risponde del reato tributario quando ha contribuito alla commissione dell’illecito suggerendo al cliente di trasferire la sede della Società all’estero e di metterci a capo una “testa di legno”. È il principio che si trae dalla Sentenza n. 50005/2018 della Terza Sezione Penale dell

È illegittimo il provvedimento che dispone il divieto di esercizio della professione di dottore commercialista per il supporto prestato al cliente nella commissione del reato tributario, quando è carente l’individuazione degli elementi da cui desumere il pericolo concreto e attuale di recidiva. È

Il commercialista risponde del reato di cui all'art. 483 cod. pen., se attesta falsamente, nelle dichiarazioni sostitutive di atto notorio trasmesse per via telematica all'Agenzia delle Dogane, l’esistenza, in capo al cliente autotrasportatore, dei requisiti per fruire della riduzione dell’aliquota

Nel caso di mancata trasmissione telematica della dichiarazione fiscale da parte del commercialista incaricato, il contribuente è tenuto al pagamento sia dell’imposta sia della sanzione amministrativa, se il comportamento del professionista non è oggetto di accertamento in sede penale. È il princi

Sussiste la responsabilità professionale del commercialista, quando il cliente perde il contributo regionale per l’attività imprenditoriale a causa della mancata tempestiva presentazione della domanda di erogazione, imputabile alla negligenza nell’esecuzione dell’incarico conferito. È quanto emer