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Ai fini della confisca ex art. 12-sexies D.L. 306/92 (L. conv. 356/92), le entrate reddituali non dichiarate al fisco possono essere computate in favore dell’indagato. È quanto emerge dalla sentenza 7464/17 della Sesta Sezione Penale della Corte di Cassazione. La controversia riguarda un funzi

Se la società stipula un contratto quando il dissesto è conclamato, il suo amministratore potrebbe essere chiamato a rispondere del reato d’insolvenza fraudolenta, ai sensi dell’articolo 641 del codice penale. È quanto emerge dalla sentenza n. 8893/17 della Seconda Sezione Penale della Corte di C

L’immobile acquistato con i soldi provenienti dal delitto di bancarotta fraudolenta è confiscabile poiché “profitto” del reato di riciclaggio. Con la sentenza n. 6262/17, la Quinta Sezione Penale della Cassazione conferma la condanna per riciclaggio riguardante una donna che ha reimpiegato i prov

Nel giudizio di opposizione alla cartella di pagamento l’Agente della riscossione può essere condannato al pagamento delle spese del giudizio anche nel caso in cui l’illegittimità dell’azione esecutiva sia da attribuire all’ente impositorie. È quanto emerge dall’ordinanza n. 3105/17 della Sesta S

L’utilizzo di una scrittura privata falsa non è più previsto dalla legge come reato. Ne prende atto la Corte di Cassazione con la sentenza n. 4951/17 che interpreta il D.Lgs. n. 7 del 2016, in materia di abrogazione di reati e introduzione di illeciti con sanzioni pecuniarie civili. Questo chiari

Le Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 1641/17 pubblicata il 23 gennaio, hanno riconosciuto al Curatore fallimentare la legittimazione attiva unitaria, in sede penale come in sede civile, all’esercizio di qualsiasi azione di responsabilità sia ammessa nei confronti deg

La regola dell’impignorabilità oltre il limite del quinto, dettata dall’articolo 545 c.p.c. per gli stipendi, non è estendibile ai compensi di amministratori e consiglieri di amministrazione di società per azioni. È quanto emerge dalla sentenza n. 1545 del 20 gennaio 2017 delle Sezioni Unite Civi

In tema di contenzioso tributario, il giudice non può disporre la compensazione delle spese di lite quando il contribuente è parte vittoriosa del giudizio ed emerge altresì la colpa dell’ente impositore, nel senso che una migliore organizzazione dell’attività amministrativa avrebbe evitato il proces

Il professionista che sta in giudizio personalmente, se vince la causa, ha diritto a vedersi liquidare, secondo le regole della soccombenza, i diritti e gli onorari previsti per la sua prestazione. Secondo un recente pronunciamento della Cassazione, infatti, l’autodifesa - e, quindi, l’assenza di di

L’indagine sulla legittimità dell’iscrizione ipotecaria derivante da un debito fiscale spetta al giudice tributario, mentre per il ristoro patrimoniale il contribuente dovrà rivolgersi al giudice ordinario. È quanto emerge dalla sentenza n. 20426/16 delle Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazio