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Con la pronuncia n. 1451 del 18 gennaio 2022, la Corte di Cassazione ha confermato il quadro probatorio riscontrato dal giudice di appello e le relative responsabilità degli amministratori. In particolare, la frode Iva commessa attraverso l'interposizione fittizia tra persone fisiche e soggetti pass

L’Agenzia delle Entrate non può essere esentata dal pagamento delle spese processuali quando si sia risolta a eseguire la sentenza favorevole al contribuente soltanto nelle more del giudizio di ottemperanza, provvedendo al rimborso dell’imposta indebitamente versata. È quanto emerge dalla lettur

Il contribuente non può instaurare il giudizio di ottemperanza per ottenere un rimborso di somme versate, ove la Corte di giustizia tributaria non abbia deciso in ordine a un’istanza di rimborso, ma si sia limitato ad accertare l’illegittimità di un atto impositivo. Lo ha precisato l’ordinanza n.

La Corte di Cassazione con la sentenza n. 6710 del 13/03/2024 si è pronunciata in ordine all’impugnazione rituale di una sentenza di appello da parte di una contribuente che, però, con memoria successiva aveva chiesto di far dichiarare la sua carenza di legittimazione processuale avendo nel frattemp

Se l’avviso di accertamento impugnato è sottoscritto da un soggetto diverso dal Capo dell’Ufficio, il Giudice, se lo richiede il contribuente, deve verificare l’esistenza della delega di firma anche a fronte della circostanza della relativa menzione nell’atto impositivo, in quanto questo non è assis

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 3954 del 13/02/2024 è stata investita di una questione relativa al governo fiscale della trasparenza nelle società di persone e al conseguente istituto processuale del litisconsorzio necessario in virtù del quale la sentenza è nulla se, processualmente, il

In tema di investimenti detenuti in Stati a regime fiscale privilegiato, la natura sostanziale della presunzione introdotta dall'art. 12, co. 2, D.L. n. 78/2009 ne esclude l'applicazione retroattiva e, dunque, non può essere utilizzata per fatti accaduti prima dell'entrata in vigore della norma.

Qualora il contribuente impugni la cartella di pagamento facendo valere vizi propri del ruolo, non notificato precedentemente e, quindi, conosciuto solo tramite la cartella, è territorialmente competente la Corte di giustizia tributaria di primo grado nella cui circoscrizione ricade la sede dell'Age

La Corte di cassazione ha affermato che «l’istituto della definizione agevolata di cui al d.lgs. n. 218 del 1997 e la conseguente sospensione dei termini di impugnazione prevista dall’art. 6 del predetto decreto legislativo trovano applicazione anche nel caso in cui l’Amministrazione finanziaria con

Il Giudice tributario non può fondare la sentenza su un documento prodotto dalla parte non ritualmente costituita. È quanto emerge, in estrema sintesi, dalla lettura dell’ordinanza n. 4642/2023 della Corte di cassazione (Sez. V civ.), depositata il 14 febbraio. Il caso - Il contribuente – nell’am