Nel mese di giugno la Cassazione ha depositato due sentenze in tema di delitti contro il patrimonio e in materia fiscale commessi nell’esercizio della professione di dottore commercialista.
In un caso è stata resa definitiva la condanna alla pena detentiva in relazione al reato di appropriazione indebita, avendo l’imputato, quale consulente fiscale, trattenuto per sé le somme affidategli dai clienti per pagare l’IRPEF.
Nel secondo caso trattato dalla Suprema Corte, a finire nelle maglie della giustizia è stato un commercialista che nulla ha fatto per impedire al proprio cliente di commettere il reato di dichiarazione infedele, pur avendone l’opportunità in quanto tenutario delle scritture contabili e incaricato di redigere e trasmettere le dichiarazioni fiscali. In questo secondo caso i beni del professionista sono stati posti sotto sequestro.
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Commercialisti. Rischio penale (110 kB)
Commercialisti. Rischio penale - Giustizia & sentenze N. 47-2015
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