Le spese sanitarie continuano ad essere una delle voci più importanti tra quelle che danno diritto a una detrazione nella dichiarazione dei redditi. Con il modello 730/2025 i contribuenti possono usufruire di un rimborso pari al 19% dell’importo speso per cure e trattamenti. È necessario però che…
Spese sanitarie che danno diritto alla detrazione: quali sono
Nel modello 730 precompilato si possono inserire diverse tipologie di spese mediche, ad esempio:
- visite chirurgiche e specialistiche;
- esami di laboratorio, analisi e diagnostica per immagini;
- acquisto di medicinali, sia con ricetta che da banco (inclusi omeopatici);
- acquisto o affitto di protesi sanitarie e dispositivi medici marcati CE, come apparecchi per aerosol o per misurare la pressione;
- prestazioni fornite da un medico di base, compresa la medicina omeopatica;
- ricoveri ospedalieri legati a interventi o degenze (escluse le rette di soggiorno per gli anziani, salvo separata indicazione delle spese sanitarie);
- trapianti di organi;
- ticket sanitari versati all’interno del Servizio sanitario nazionale.
La fisioterapia, la riabilitazione e le prestazioni infermieristiche sono
trattamenti di assistenza che possono essere detratte purché si possa identificare chiaramente la figura professionale e la natura del servizio reso, anche in assenza di una prescrizione medica.
Cure all’estero e trattamenti sanitari particolari
È ammesso portare in detrazione anche le spese mediche sostenute fuori dall’Italia. È necessario però che si produca una documentazione completa.
Il documento rilasciato dalla farmacia o dalla struttura deve indicare chiaramente il tipo di prodotto (farmaco), il nome e la quantità acquistata, insieme al codice fiscale del destinatario.
Spostando l’attenzione sui trattamenti di procreazione medicalmente assistita (PMA), la detrazione spetta a entrambi i membri della coppia, in misura pari al 50% se la fattura è cointestata. Sono ammissibili anche le spese per crioconservazione di ovociti o embrioni, purché effettuate in strutture autorizzate, anche estere, documentate correttamente.
Alcuni dubbi, invece, si hanno sui trattamenti a luce pulsata: è possibile detratte questi trattamenti, ma il requisito essenziale è che l’intervento sia finalizzato alla cura dell’irsutismo e non a fini puramente estetici. Per questa valutazione, è sufficiente una certificazione medica che attesti la necessità dell’intervento e una fattura da parte di una struttura sanitaria autorizzata.
Quali documenti conservare per la detrazione
Affinché si possa ottenere la detrazione è necessario conservare tutta la documentazione che attesta le spese sostenute.
Gli scontrini “parlanti” devono riportare natura, quantità e codice alfanumerico dei farmaci, oltre al codice fiscale del destinatario. Per prestazioni sanitarie, come visite o certificati, servono ricevute fiscali o fatture dettagliate.
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