A decorrere dal 24 settembre 2015, sono entrati in vigore i nuovi importi sanzionatori in caso di mancata corresponsione degli assegni familiari, andando così a modificare quanto contenuto nell’art. 82, co. 2 del Decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1955, n. 797.
In particolare, è stato stabilito che il datore di lavoro che non provvede, se tenutovi, alla corresponsione degli assegni è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 5.000 euro (in precedenza l’ammenda andava “da Lire 1000 a Lire 10.000” in quanto regolato da un Decreto del 1955).
Si precisa sin da ora, che il Legislatore ha previsto un impianto sanzionatorio “a scaglioni” in caso di violazione plurime.
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Assegni familiari non corrisposti. La disciplina sanzionatoria (162 kB)
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Assegni familiari non corrisposti. La disciplina sanzionatoria - Fiscal Studio n. 163 - 2015
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