Nell’anno concluso ad aprile, l’indice Case-Shiller ha fatto segnare un 14,4% di aumento dei prezzi delle abitazioni in 20 grandi città americane capace di raggiungere livelli record che non si vedevano dal 1988.
Un caso analogo a quello del Regno Unito, dove i prezzi hanno toccato anche il primato da 16 anni a questa parte, con un aumento su base annua del 13,5%. Soprattutto nel Regno Unito, gli analisti vedono nell’aumento le avvisaglie di un’impennata dell’economia, confortata tanti dai vaccini quanto dagli stimoli di Banca d’Inghilterra e governo.
Dati che, pur rappresentando una spinta economica verso il traguardo della situazione pre-pandemia, addirittura raggiunto in netto anticipo rispetto alle stime, preoccupano per l’effetto che possono produrre sull’inflazione, costringendo sul medio termine addirittura le banche centrali a scendere in campo alzando i tassi di interesse.
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