Aumento di stipendio: consigli utili per chiederlo e ottenerlo
Autore: Antonio Tursi
In tempi di crisi può sembrare impossibile ottenere un aumento di stipendio, ma non sempre è così. Qualcuno pensa che l’aumento di stipendio sia un riconoscimento, qualcun’altro una necessità, altri che sia la giusta ricompensa al lavoro svolto, ma per tutti chiedere un aumento al proprio capo è sempre un problema.
La prima regola, per avere una risposta positiva, è quella di meritarsi l’aumento. Quindi non mostratevi ansiosi ed emotivi con il vostro capo quando chiedete un aumento di stipendio, l’ansia potrebbe farvi sembrare indecisi o peggio arrivisti, pieni di problemi e non meritevoli. Cercate però di studiare l’andamento dell’azienda dove lavorate, se è in crescita o se sta per applicare tagli di personale, studiate il vostro ruolo in altre aziende come viene valutato, sia come livello/mansioni che come stipendio, chiedetevi se siete disposti a fare di più perché quasi sempre ad aumento di stipendio corrisponde un aumento di responsabilità, siate pronti e ben aperti anche verso le risposte negative che sono momentanee e non vi precludono la possibilità di richiedere l’aumento in un prossimo futuro anzi, con le dovute spiegazioni, potreste sapere in anticipo quali sono i nuovi obbiettivi aziendali e fissare dei nuovi traguardi da raggiungere per il famoso aumento.
Le 10 mosse per convincere il proprio capo:
Innanzitutto, valutate le condizioni economiche dell’azienda. Se la vostra azienda viaggia in cattive acque forse non è proprio il momento giusto per avanzare richieste. Meglio attendere tempi migliori sperando che arrivino presto.
Prima di chiedere un aumento, può essere utile raccogliere dati su posizioni simili, consultare siti o riviste di settore per conoscere meglio lo stato del mercato del lavoro in Italia e capire se il proprio stipendio corrisponde o meno alla media nazionale. A tal fine puoi procedere in diversi modi: chiedendo alle risorse umane informazioni sulla fascia di retribuzione al tuo livello, parlandone con altri colleghi, consultando un sito web di confronto delle retribuzioni a livello nazionale o esaminando le offerte di lavoro online per vedere quanto offrono altri datori di lavoro per una funzione analoga (un ottimo esempio è il portale EURES, dove trovi attualmente quasi 4 milioni di posti di lavoro). Se le tue mansioni vanno al di là di quanto sarebbe previsto dalla tua funzione, hai sempre ottenuto buoni risultati o svolgi compiti al di sopra della tua categoria retributiva, è giusto che tu sia ricompensato per il tuo lavoro.
Prima di affrontare la negoziazione è necessario definire bene i propri punti di forza e i risultati raggiunti. Riportare casi concreti, cercando di allegare statistiche specifiche ed esempi di occasioni in cui hai lavorato oltre il dovuto: straordinari, mansioni al di sopra del tuo inquadramento, affiancamento di nuovi colleghi ecc… Più concreti saranno gli esempi che potrai citare al tuo superiore, meglio motivata sarà la tua richiesta di aumento.
Avere già in mente la cifra da richiedere, permette di mantenere le redini della trattativa, ma non dimenticare di essere realistico. Il tuo datore di lavoro sarà più ben disposto verso richieste che si basino sul buon senso e la ragionevolezza, e soprattutto che tengano conto della situazione del mercato.
Non fare sconti sulla tua richiesta. A volte ci si sente così in imbarazzo nel chiedere un aumento che si finisce per rivendicare meno di quanto si pensa di meritare. Il tuo primo estimatore sei tu, quindi non puoi permetterti di sminuirti: se pensi di meritare un aumento del 10 %, chiedi il 10 %. È improbabile che il tuo datore di lavoro ti offra più di quanto chiedi, quindi, non scendere a compromessi con te stesso. In ogni modo è bene sapere che un aumento di stipendio intorno al 15% è considerato ragionevole, ed è questo il risultato che dovresti ottenere. Ma nel caso si arrivi ad una negoziazione puoi accontentarti anche del 10%.
Mai improvvisare un incontro per parlare di una questione delicata come il proprio stipendio, oppure cercare di chiedere l’aumento via email o peggio via messaggio, cercate piuttosto di trovare il momento giusto per esporre le vostre idee di persona e per far questo, è consigliabile chiedere per tempo un appuntamento. Sotto data, se si percepisce che il superiore sta affrontando un periodo di particolare stress, o che l’azienda non sta attraversando un momento spettacolare, cercare di spostare il meeting. È meglio chiedere quando il tuo capo è calmo, rilassato e di buon umore. Cercare, quindi, di fissare il meeting a ridosso di un ottimo risultato aziendale così da approfittare del momento ottimale. Il periodo migliore dell’anno dovrebbe essere gennaio e febbraio. Sono i periodi in cui il personale chiave torna in ufficio dopo le vacanze e quando le aziende ottengono i nuovi budget, quindi è sicuramente un buon momento per chiedere un aumento, anche se non devi aspettare necessariamente tanti mesi per chiedere il tuo aumento. Il momento migliore della giornata per chiedere un aumento è dalle 10:00 alle 15:00. Non dovresti chiedere l’aumento di stipendio prima che il tuo capo abbia avuto la possibilità di sistemarsi al mattino e recuperare le e-mail, ed è meglio evitare di chiedere anche alla fine della giornata. Finché scegli un orario verso la metà della giornata, andrà tutto bene. Oltre a questo, non c’è un’ora che sia la migliore: dipende davvero da cosa ti farà sentire sicuro e rilassato, dal momento che questo è un fattore importante nell’andamento della conversazione.
I modi di porsi sono fondamentali. Vestirsi in modo semplice, ma curato, evitando l’eleganza fuori luogo (soprattutto quando nel resto del tempo si è piuttosto casual), può fare la differenza. Così come essere positivi e sicuri di sé. Il linguaggio non verbale è molto importante nelle trattative salariali. Senza essere arrogante, mostra al capo che sei sicuro di ciò che pensi di meritare. Stai seduto con la schiena dritta, guardalo negli occhi durante l’incontro e fa’ in modo di avere un atteggiamento positivo. Non dimenticare di sottolineare quanto tu sia grato per il posto di lavoro e per l’opportunità di fare parte dell’azienda. Mantenere un certo self control è fondamentale per esporre le proprie ragioni con successo. Evitare, quindi, lamentele o rivendicazioni, ma soprattutto va sempre tenuto a mente che gli aumenti di salario vengono concessi a chi se li merita e non a chi ha bisogno di denaro.
Mostrarsi ben disposti ad avere una maggiore mole di lavoro o responsabilità può essere efficace per provare ad ottenere l’aumento tanto desiderato, in pratica essere pronti a fare di più. Essere positivi, entusiasti e proattivi. Concentrati sul “merito” e non sulla “necessità”. Mostra con orgoglio i risultati raggiunti, piuttosto che parlare delle rate della macchina... Il successo individuale è spesso e volentieri un motivo di soddisfazione anche per l’azienda stessa.
Qualunque sia la risposta ricevuta, scrivere comunque un’e-mail di ringraziamento al proprio capo al termine del colloquio, per il tempo e l’attenzione dedicati, può rivelarsi una mossa vincente. Oltre ad essere segno di buona educazione, è prova della propria maturità e responsabilità soprattutto se non si è ottenuto l’aumento sperato.
Se il risultato è arrivato, meglio evitare di vantarsi con i colleghi, si potrebbe causare malcontento, oltre che a mettere nei guai il boss con un’ondata di richieste di aumento dal resto dello staff. E infine, una volta raggiunto l’obiettivo tanto agognato, mai deludere in alcun modo la fiducia dei superiori allentando la presa: meglio mostrarsi ancora più disponibili. Ne va della propria credibilità e professionalità.