Sono finiti i fondi per il Bonus Cultura.
Per i nati nel 2004 le iscrizioni si erano aperte il 31 gennaio e dovevano chiudersi il 31 ottobre, ma le risorse sono terminate prima.
I 230 milioni stanziati per coprire una parte della spesa da destinare ad attività culturali o piuttosto all’acquisto di libri o di musica dei neo-maggiorenni, spendibili entro il 30 aprile 2024, sono esauriti e non possono essere rifinanziati. E così, oltre 100 mila ragazzi sono stati esclusi dagli aiuti previsti dal bonus.
Niente più fondi - I ragazzi classe 2004, già il 20 ottobre 2023 collegandosi al sito 18app, quello che raccoglie le richieste di erogazione di 500 euro da spendere per libri, giornali, biglietti di concerti e mostre, hanno avuto la brutta notizia che i fondi erano tutti esauriti. Sulla homepage di 18App si può leggere l’avviso: “Si comunica che il plafond previsto dall’articolo 1, comma 357, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, quale limite massimo di spesa, è esaurito. Si rappresenta, pertanto, che la Piattaforma non consente più registrazioni”.
La legge prevede infatti che in caso di esaurimento delle risorse disponibili non vengano apportate ulteriori risorse.
Per la copertura del bonus sono stati stanziati 230 milioni di euro all’anno a decorrere dal 2022, anno in cui è entrato in vigore il provvedimento firmato dai ministri Franceschini e Franco del precedente governo, che prevedeva, appunto, il non rifinanziamento in caso di esaurimento dei fondi.
Il Governo però ha previsto due nuove carte per il 2024: la Carta del Merito e la Carta Cultura Giovani, e spunta l’ipotesi che chi ha compiuto 18 anni nel 2022 ed è rimasto escluso dal bonus cultura, possa usufruire di quest’ultima Carta.
Lamentele e mal funzionamento della piattaforma - Le risorse, che non erano poche, non sono state comunque sufficienti a coprire tutte le richieste, ma le lamentele riguardano soprattutto il mal funzionamento della piattaforma che da due mesi si era bloccata e solo da pochi giorni era ritornata a funzionare pubblicando immediatamente il messaggio dell’esaurimento dei fondi. Anche i call center, nello stesso periodo, non sapevamo cosa rispondere alle migliaia di chiamate ricevute che lamentavano il mal funzionamento del sito, limitandosi a dire che c’era un bug nel sistema e non sapevamo quando sarebbero riusciti a ripristinarlo.
Anche la pagina Facebook dedicata al 18app è stata presa d’assalto, tanti i messaggi come questo di Mara Torreggiani: "Sono due mesi che mio figlio prova a registrarsi per comprare i libri universitari, ma la pagina finale dà sempre errore, non arriva mail di conferma, e l’assistenza non risponde”. Molti ragazzi, infatti, stavano aspettando l’inizio delle lezioni universitarie per richiedere il denaro ministeriale e acquistare i testi per la facoltà, ma sono rimasti senza fondi e costretti a comprarli senza aiuto.
Governo Meloni contro il bonus - Questa misura, voluta nel 2016 da Matteo Renzi, è stata contestata dall’attuale Governo che ne contestava i modi di erogazione e la formula di accesso al bonus. Lo scorso dicembre Giorgia Meloni, infatti, commentava così la misura: “Non c’è ragione che lo riceva il figlio di un milionario, di un parlamentare, o mia figlia. Va introdotto un limite al reddito di chi accede a questa misura”.
Possibili soluzioni prospettate dal nuovo Governo - La maggioranza è intervenuta rimodulando la misura del bonus per i giovani per correggere le numerose storture del sistema e anche per porre un argine alle numerose truffe emerse in seguito alle indagini della magistratura, con l’inserimento delle due Carte per il 2024 che sostituiranno la 18App. Sta lavorando inoltre, all’attivazione di una Carta Libri del valore di 100 euro per le famiglie con Isee non superiore ai 15mila euro, e per aiutare i giovani nati nel 2004 che sono rimasti esclusi dal bonus. Questi ultimi nel caso abbiano i requisiti potranno accedere alla nuova Carta Cultura 2024. Tutti i giovani nati dal 2004 che si sono diplomati quest’anno con il massimo dei voti potranno invece accedere anche alla Carta Del Merito e ottenere ulteriori 500 euro da spendere in cultura.
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