Carta Risparmio spesa o Dedicata a te, Carta Acquisti o Social Card… certo i nomi e i nomignoli che sono stati dati a questi due aiuti economici destinati alle famiglie, confondono solo le idee. E infatti, dal 18 luglio che alcune famiglie stanno iniziando a ricevere le lettere per il ritiro negli uffici postali della Carta Risparmio Spesa ribattezzata dal governo con il nome “Dedicata a te”, e tutti si chiedono se sia la stessa cosa della Carta Acquisti. Voglio togliervi ogni dubbio. No, non sono la stessa cosa. Mettiamole a confronto, e vediamo i vantaggi e le differenze di queste due carte.
Carta risparmio spesa e carta acquisti… partiamo dalle origini - La Carta “Dedicata a te”, figlia della disposizione della nuova Legge di Bilancio, è attiva da luglio 2023 ed è gratuita.
La Carta Acquisti, anch’essa gratuita, esiste da molto più tempo, è stata infatti introdotta nel 2008 (Decreto Legge n. 112/2008) per offrire un sostegno alle persone meno abbienti che, a seguito dello straordinario aumento dei prezzi di generi alimentari e bollette energetiche provocato dalla crisi economica, si sono venute a trovare in uno stato di particolare bisogno.
Funzionano entrambe come una normale carta di pagamento elettronica, ma le spese, anziché essere addebitate al titolare della Carta, sono saldate direttamente dallo Stato.
Differenze importo: carta acquisti e carta risparmio spesa - La carta risparmio spesa è una PostePay prepagata per il valore di 382,50 euro, e viene concessa una volta soltanto. Se avrà successo potrà essere ripetuta il prossimo anno, ma è tutto da vedere. Per evitare di farla scadere è obbligatorio fare un primo pagamento entro il 15 settembre 2023.
La carta acquisti ha un importo di 40 euro al mese. Durante l’anno sono previste sei ricariche ogni due mesi di 80 euro, ma vanno comunque spese massimo 40 euro al mese. È possibile fare richiesta in ogni momento perché è un aiuto strutturale.
Cosa si può comprare: carta acquisti e carta risparmio spesa - La carta risparmio spesa può essere usata solo per l’acquisto di beni alimentari, e sono esclusi alcolici e tabacco.
La carta acquisti invece può essere usata presso supermercati o alimentari, ma anche farmacie e parafarmacie convenzionate con il circuito Mastercard, o presso uffici postali per pagare bollette.
Ulteriori sconti: carta acquisti e carta risparmio spesa - Sia con la carta risparmio spesa che con la carta acquisti se si effettuano acquisti nei negozi convenzionati viene riconosciuto un ulteriore sconto.
Per la carta acquisti viene riconosciuto uno sconto ulteriore del 5% cumulabile con altre iniziative promozionali. Sconto non applicabile all'acquisto di specialità medicinali o per il pagamento di ticket sanitari.
Per la carta risparmio spesa invece viene riconosciuto uno sconto aggiuntivo del 15% se vengono effettuati acquisti in esercizi aderenti all’accordo siglato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
Requisiti per ottenere la carta risparmio spesa - La Carta Risparmio Spesa spetta in modo automatico, senza fare alcuna richiesta a tutte le famiglie composte da almeno 3 persone, con ISEE al di sotto dei 15mila euro, i cui componenti sono residenti all’Anagrafe della Popolazione residente. Sono i Comuni ad identificare i beneficiari e comunicarli all’INPS, che procede ad inviare le comunicazioni tramite l’ufficio postale vicino al luogo di residenza.
Compatibilità delle due carte con altre agevolazioni e domanda per la carta acquisti - La Carta Risparmio è incompatibile con qualsiasi altra agevolazione come il Reddito di Cittadinanza, la cassa integrazione la Dis-coll o Naspi. E questa è la principale differenza con la Carta Acquisti. La Carta Acquisti invece può essere richiesta anche se si percepiscono altre agevolazioni, e per averla deve essere effettuata una domanda negli uffici postali abilitati al servizio, compilando dei moduli scaricabili in pdf, presentando la dichiarazione ISEE e dimostrando di soddisfare i requisiti specificati dal MEF.
Requisiti per ottenere la carta acquisti - Per avere la Carta Acquisti bisogna avere una situazione economica particolarmente disagiata e rispettare molti requisiti:
- un ISEE pari o inferiore a 7.640,18 €.
- più di 65 anni di età o dei figli sotto i 3 anni,
- avere trattamenti pensionistici o assistenziali che, cumulati ai relativi redditi propri, sono di importo inferiore a 7.640,18 € all'anno o di importo inferiore a 10.186,91€ all'anno, se di età pari o superiore a 70 anni;
- non essere, da solo o insieme al coniuge:
- intestatario/i di più di una utenza elettrica domestica;
- intestatario/i di utenze elettriche non domestiche;
- intestatario/i di più di una utenza del gas;
- proprietario/i di più di un autoveicolo;
- proprietario/i, con una quota superiore o uguale al 25%, di più di un immobile ad uso abitativo;
- proprietario/i, con una quota superiore o uguale al 10%, di immobili non ad uso abitativo, inclusi quelli ubicati al di fuori del Territorio della Repubblica Italiana o di categoria catastale C7;
- titolare/i di un patrimonio mobiliare, come rilevato nella dichiarazione ISEE, superiore a 15.000 € ovvero, se detenuto all’estero e non già indicato nella dichiarazione ISEE, non superiore alla medesima soglia una volta convertito in Euro al cambio vigente al 31 dicembre dell’anno precedente la presentazione della dichiarazione ISEE.
- non fruire di vitto assicurato dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni in quanto ricoverato in istituto di cura di lunga degenza o detenuto in istituto di pena.