Per quanto il nome faccia pensare ad un successo di Antonello Venditti o di Gigi D’Alessio – giusto per citarne due a caso - “Dedicata a te” è il nome della social card varata lo scorso anno dall’esecutivo Meloni che, secondo quanto annunciato da Francesco Lollobrigida, Ministro del Masaf (Ministero dell’agricoltura, sovranità alimentare e foreste), sta per essere svelata nella nuova formula.
Per essere ancora più precisi, con un tempismo che molti trovano spettacolare, sarà presentata il prossimo 6 giugno, ovvero a due giorni netti dalle elezioni europee.
È stato lo stesso ministro a svelarlo al “Messaggero”, spiegando di essere al lavoro sulla social card insieme ai due colleghi del Mimit e del Mef, rispettivamente Adolfo Urso e Giancarlo Giorgetti. Secondo Lollobrigida, “Si parla erroneamente di ritardi e milioni di famiglie in difficoltà attendono un aiuto, quindi, nonostante l’intenzione iniziale fosse quella di presentare il nuovo sostegno subito dopo le elezioni europee, ai potenziali beneficiari era corretto dare una risposta immediata”.
Tutto questo, pare a fronte di un’accesa riunione di qualche giorno fa al Masaf in cui vertici di Federdistribuzione, Ancc Coop, Ancd Conad, Fida Confcommercio e Fiesa Confesercenti avrebbero espresso al ministro perplessità su molti punti, a cominciare dell’idea di confermare gli sconti del 15% validi lo scorso anno, a fronte di un’inflazione decisamente più bassa. Perplessità anche sulla scarsa chiarezza su chi potrà accettare i pagamenti direttamente dalla card, visto che quest’anno la cifra sarà caricata in unica tranche.
Distribuita Poste Italiane, la carta ‘Dedicata a te’ è un sostegno ‘una tantum’ che arriverà il prossimo luglio ad una platea pari a 1,4 milioni di persone (100mila in più rispetto allo scorso anno), che rientrano nelle fasce economicamente più deboli, ovvero con Isee uguale o inferiore a 15mila euro. Per ottenerla non sarà necessaria alcuna richiesta, ma sarà direttamente l’Inps a individuare i beneficiari, che saranno avvisati attraverso un SMS dai rispettivi comuni di residenza. Sono esclusi single, coppie senza figli, non residenti in Italia e coloro che percepiscono altri sussidi pubblici come ad esempio Naspi, Assegno di inclusione e cassa integrazione guadagni.
La carta sarà precaricata con 460 euro (ma la cifra potrebbe aumentare), divisi in 382,50 euro per generi alimentari di prima necessità presso negozi e supermercati convenzionati, e 77,20 euro per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico e distributori di carburante, una bivalenza che le associazioni di categoria gradiscono poco.
Come lo scorso anno, sono esclusi dalla spesa i prodotti per l’igiene personale e la pulizia della casa, i farmaci, i tabacchi, gli alcolici, surgelati e le bevande zuccherate. Rientrano invece nella lista delle 23 voci incluse le carni di maiale, pollo, manzo, tacchino, capra e coniglio, pesce, ortaggi freschi o lavorati, conserve e pelati di pomodori, latte, yogurt, formaggi, uova, olio di semi e d’oliva, biscotti, prodotti di panetteria e di pasticceria, farina, pasta, cereali (riso, orzo, farro, mais, avena E malto), legumi, semi, frutta, miele, zucchero, cacao in polvere e cioccolato, acqua, aceto di vino, omogeneizzati e altri alimenti per l’infanzia.
La misura ha una spesa valutata in 600 milioni di euro già stanziati con la scorsa legge di bilancio, con l’aggiunta di altri 50 milioni non spesi lo scorso anno.
“Fida-Confcommercio, in rappresentanza dei suoi circa 60mila esercizi tra negozi specializzati e supermercati di vicinato, partecipa con convinzione all’iniziativa – ha commentato il vicepresidente Livio Bresciani - voglio ringraziare, in particolare, i ministri Lollobrigida e Giorgetti per la sensibilità, l’attenzione e la concretezza dimostrate con l’introduzione della Carta Alimentare il cui utilizzo aiuterà moltissime famiglie in difficoltà economica consentendo loro di continuare a frequentare con serenità e continuità i nostri esercizi”.