La notizia più importante è che la seconda edizione della social card “Dedicata a te” nasce, ma la seconda è che lo fa con un parto assai travagliato. Destinata alle famiglie con Isee fino a 15mila euro, è stata annunciata a Palazzo Chigi dal Ministro Lollobrigida, pronto a vantare un importo maggiore – che passa da 460 a 500 euro netti – ma costretto a slalomare su un altro risvolto: non avere alcuna certezza che la grande distribuzione e le associazioni dei commercianti (Conad, Confcommercio, Confesercenti e Federdistribuzione), accettino di praticare lo sconto del 15% sui beni alimentari di prima necessità, a meno che l’esecutivo non restituisca il favore applicando una riduzione delle commissioni sui buoni pasto.
Si parte, insomma, con un occhio alla tornata elettorale e l’altro semicoperto con uno sconto che al momento è definito “libero”, almeno fino a verifica delle eventuali (ma difficili) coperture promessa a denti stretti dal ministro Giorgetti per venire incontro alle richieste dei commercianti.
Ma per il milione e 330mila di famiglie in difficoltà a cui è destinata, c’è anche un’altra tegola da scansare: “Dedicata a te” partirà dal prossimo settembre, che significa mettere in conto un’estate complicata. Fra due mesi e mezzo circa, i 500 saranno caricati su carte elettroniche di pagamento prepagate e ricaricabili messe a disposizione da Poste Italiane (attraverso il sistema “Postepay”), presso le cui sedi sarà anche possibile ritirare la card.
Per il resto, nulla cambia: la card non spetta ai nuclei familiari che alla data di entrata in vigore del decreto includano percettori di assegno di inclusione, Reddito di cittadinanza, Carta acquisti o “qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà che preveda l’erogazione di un sussidio economico di livello nazionale, regionale o comunale”.
La priorità va alle famiglie con almeno tre componenti e indicatore Isee più basso. In seconda battuta arrivano anche i nuclei familiari con non meno di tre componenti, di cui uno nato entro il 31 dicembre 2006. Infine, sempre con le stesse caratteristiche, alle famiglie con un componente nato entro il 31 dicembre 2010. Saranno i Comuni a dover individuare le famiglie che ne hanno diritto attraverso un elenco fornito dall’Inps.
“Un intervento massiccio contro il disagio sociale – ha commentato il ministro Lollobrigida - l’anno scorso abbiamo avuto dati positivi, quindi abbiamo implementato i fondi, i beneficiari e le risorse per le singole persone che riceveranno la card. Rispetto al 2023, sono state introdotte nuove categorie di acquisto come prodotti Dop e Igp, ortaggi surgelati, prodotti da forno e carne in scatola”.
Per essere più esatti, nel 2023 ne hanno beneficiato più di 1,2 milioni di famiglie e in base ai dati, il 96% delle risorse sono state spese in generi alimentari mentre il 4% in carburanti e trasporto pubblico: 430 milioni di euro sono andati nella grande distribuzione e nei supermercati, 58,6 fra minimarket e mercati, 20 per carburante, 6,8 milioni nei discount, 3,7 milioni di euro in macellerie e pescherie, 627.619 in forni e panetterie, 343.399 nelle latterie, 60.912 euro nel trasporto pubblico e 1.257 alla voce “altro”.
“Gli ottimi risultati messi a segno dalla social card ‘Dedicata a Te’ nel 2023 sono la testimonianza di cosa si riesca a realizzare grazie alla tecnologia e alle partnership tra i ministeri e con enti come l'INPS. Nel 2024 la card sarà ancora più ‘accogliente’, un vero servizio alle famiglie”, ha aggiunto il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone.
Per la social card 2024 sono stati stanziati 676 milioni, 500 euro a tessera (con un aumento di 40,30 euro) che spetteranno a 30mila beneficiari in più rispetto allo scorso anno, tenuti ad effettuare il primo pagamento entro il 31 gennaio 2024 per poi utilizzare il resto dell’importo entro e non oltre il 15 marzo del prossimo anno, pena la perdita del beneficio. A proposito di prossimo anno: per questioni di bilancio, è possibile che dal 2025 la carta scomparirà.