1 giugno 2021

Draghi: “l’Italia è forte e viva, c’è voglia di ripartire, dobbiamo credere nel nostro futuro”

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha approfittato del miglioramento della situazione epidemiologica, per visitare, in veste istituzionale, il Tecnopolo di Bologna ed il distretto di ceramica del modenese, eccellenze dell’Emilia Romagna.

Il primo spostamento dalla Capitale, da quando si è insediato a Palazzo Chigi. Il premier, per l’occasione, ha evidenziato come si percepisca tra le imprese ed i lavoratori la voglia di ripartenza, al seguito di mesi caratterizzati da misure restrittive e difficoltà, concerni alla pandemia Covid-19. Per il bel Paese, si prevede una nuova fase, in cui sarà fondamentale costruire un’Italia più giusta e moderna.

Draghi, si appella alle considerazioni, rese note, nella giornata di ieri, dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Fisco, il quale ha evidenziato molteplici fattori positivi, tra cui, il miglioramento dell’attività economica italiana, gli indici di fiducia delle imprese ai massimi da oramai tre anni e gli investimenti programmati dagli investitori. In riferimento alle famiglie, la situazione risulta essere più prudente, però, i segnali di miglioramento sono evidenti. Tra l’altro, l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) ha rivalutato al rialzo le proprie previsioni per l’Italia.

Il premier, esplica la preoccupazione che la ripresa non sia continuativa e duratura, motivo per cui, il governo deve dar vita ad un clima favorevole in una società inclusiva per tutti, in modo da poter investire e concentrarsi sul futuro. Inoltre, Draghi, ha elencato i successi ottenuti durante questi mesi di pandemia. In primis, gli investimenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), approvato dal governo per poter utilizzare i fondi del Recovery, il quale comprende:
  • 30 miliardi di euro indirizzati alla digitalizzazione e competitività delle imprese, di cui:
  • 18 miliardi utilizzati per creare il programma Transizione 4.0;
  • Più di 2 miliardi di euro finalizzati agli investimenti ad alto contenuto tecnologico e per le politiche industriali di filiera;
  • Oltre 12 miliardi di euro per promuovere gli investimenti in ricerca e sviluppo delle aziende, la ricerca, l’innovazione e la diffusione di tecnologie.

Attraverso gli investimenti appena citati, si potranno realizzare altre realtà importanti come il Tecnopolo di Bologna che fa parte dei 10 Tecnopoli dell’Emilia-Romagna, con il fine di promuovere l’innovazione sia per quanto concerne i sistemi industriali consolidati che quelli emergenti. I principali settori di riferimento includono le industrie manifatturiere di molteplici settori quali automazione, packaging, elettromedicale, cosmetica, agroalimentare, monitoraggio e bonifica ambientale. Il Tecnopolo Bologna CNR dispone di oltre 6000 mq di infrastrutture di ricerca, laboratori e strumentazione di ultima generazione.

Infine, il Presidente del Consiglio, sottolinea, come ad oggi l’Italia rappresenti un luogo di lavoro, produzione e successo, per cui è necessaria un’unità nazionale per avviare una stagione di ripresa duratura e sostenibile.
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