Il colosso americano dell’e-commerce “Amazon”, ha annunciato l’intenzione di aprire entro fine anno nel nostro Paese due nuovi centri di distribuzione, il primo a Novara e il secondo a Cividate del Piano, in provincia di Bergamo, più un centro di smistamento a Spilamberto, nel modenese, per un totale di 3.000 muovi posti di lavoro a tempo indeterminato in molte posizioni: prelievo, imballaggio, spedizione, marketing, finance e ricerca.
Una decisione, secondo quanto comunicato dalla filiale italiana del colosso di Seattle, che segue da vicino le opportunità della crescita digitale e soprattutto quelle offerte dalla digitalizzazione prevista nel Recovery Plan.
“Vogliamo dare il nostro contributo alla ripartenza - afferma Mariangela Marseglia, Country Manager di Amazon.it e Amazon.es. - investire nella digitalizzazione significa sostenere opportunità di crescita attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro, formazione abilitante per i nostri dipendenti e opportunità di sviluppo per le Piccole e medie imprese italiane che utilizzano i nostri servizi per vendere i loro prodotti in Italia e all’estero”.
Una campagna di espansione europea che in queste ore deve vedersela con le accuse lanciate dall’autorità per la protezione dei dati del Lussemburgo, che ha appena proposto ai Paesi membri una multa da 435 milioni di dollari contro Amazon, la sanzione più alta mai inflitta finora, se fosse confermata. Si tratta di un precedente preoccupante, visto che il quartier generale del colosso è proprio nel Granducato lussemburghese, e si riferisce all’uso dei dati personali dei clienti.
La proposta della sanzione arriva a pochi giorni da un altro ammonimento della Commissione europea sulla concorrenza, che ha annunciato un’inchiesta e l’apertura di eventuali procedure di violazione.
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